Chieti, Biblioteca De Meis: consegnate le chiavi della Caserma Bucciante al Comitato cittadino

Chieti. Questa mattina il presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo ha consegnato al Comitato per la salvaguardia e il rilancio della città le chiavi della caserma Bucciante.

 

“È un giorno che riteniamo storico per la città di Chieti – ha detto Pupillo – questa mobilitazione dà il segnale di una città attiva e desiderosa di conservare il proprio patrimonio storico. Questa opera di sensibilizzazione avviata da Legnini è la partenza di un percorso della Provincia insieme alle associazioni al territorio. Lo scopo è di portare all’interno della città quei flussi di professionisti e di operatori della cultura che riavvia quel percorso di eccellenza. Si tratta di un primo passo in questo senso con la consegna simbolica delle chiavi della caserma Bucciante. Vogliamo avere nel cuore della città questo Polo culturale. Dobbiamo riportare un campus artistico-culturale al’interno della città e questi due Poli possono ridare questo a Chieti. Quello che mi spaventa dell’amministrazione è la burocrazia, la lentezza che smorza gli entusiasmi. Ce la metteremo tutta affinché al più presto si possa avviare questo progetto che è storico per la città”.

“A nome del Comitato cittadino per la salvaguardia e il rilancio della città di Chieti – ha affermato il coordinatore Giampiero Perrotti – esprimo il più vivo riconoscimento per l’impegno profuso dall’amministrazione provinciale in favore del felice esito dell’operazione caserme dismesse, operazione che tra i suoi punti qualificanti ha il trasferimento nell’ex ospedale militare della Biblioteca De Meis e la realizzazione nel cuore della Villa Comunale di una cittadella della cultura. Il ringraziamento va all’amministrazione provinciale per il suo divenire, sia a quella uscente che a quella di recente insediatasi. C’è stato un passaggio del testimone nel segno della condivisione di un obiettivo perseguito nell’interesse dell’intera collettività regionale, perché la De Meis, con i suoi 300 anni di storia e con il suo preziosissimo patrimonio librario, è una ricchezza dell’intero Abruzzo e non solo della nostra città. E di questo dobbiamo essere tutti orgogliosi. Così come orgogliosi dobbiamo essere del progetto Caserme Dismesse che vede Chieti città pilota; un progetto che, avviato il 22 aprile nel corso di un tavolo prefettizio presieduto dall’allora sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini, il 3 novembre ha portato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, a sostenere che questo è ‘il primo caso in Italia in cui il centro sud dà l’esempio agli altri’ e il direttore generale del Demanio, Roberto Reggi, a parlare di ‘modello Chieti da esportare ovunque’. Un riconoscimento che sia Delrio che Reggi hanno esteso a una intera collettività la quale si è mobilitata nel segno di un nuovo/antico senso di appartenenza e ha consentito al nostro Comitato, coadiuvato d 76 associazioni, di raccogliere 8050 firme in calce alla petizione per l’ ‘operazione biblioteche’. Traguardo raggiunto dunque? Nient’affatto. Sarebbe un errore pensarlo. Anzi, proprio adesso vengono i passaggi più impervi e le cime più ardue da scalare. Ed è per questo che martedì 5 gruppo operativo del Comitato si è incontrato con il presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso, in considerazione del fatto che con la nascita del Sistema Bibliotecario Regionale (è ancora da vedere se alla fine di quest’anno o ai primi del prossimo) la De Meis passerà di competenza della Regione. A D’Alfonso noi abbiamo espresso l’auspicio che la nostra, al pari delle altre Biblioteche provinciali abruzzesi, da luogo di semplice conservazione del patrimonio librario e di studio, divenga, in in quadro di modernizzazione dell’offerta, anche con l’ausilio delle nuove tecnologie, uno strumento di formazione, aggregazione sociale, produzione e promozione culturale: in breve una bibliomediateca al passo dei tempi. Il presidente D‘Alfonso ha condiviso tale impostazione e ci h sollecitato a fornirgli una proposta progettuale all’altezza. Per far ciò il Comitato, che già si era mosso in tal senso, basto pensare, tra l’altro, alla visita alla Biblioteca di Pesaro, ha convocato d’urgenza per sabato 8, alle ore 10, presso il Piccolo Teatro dello Scalo, l’assemblea generale delle 76 associazioni aderenti con all’ordine del giorno la formulazione di idee e proposte per la nuova De Meis e la costituzione del gruppo di studio (di puro volontariato) che in dieci giorni dovrà sintetizzare in un unico documento le proposte raccolte. Sempre a tal fine è stata invitata a Chieti Marina Della Bella, direttrice della Biblioteca di Pesaro che è tra le più all’avanguardia in Italia per i servizi offerti, al fine di avere da lei indicazioni e suggerimenti. In pari tempo il Comitato ritiene che sia necessario dar vita, in tempi particolarmente brevi, a un gruppo misto di lavoro (Provincia, Regione, Agenzia del Demanio, Università, Comitato) per accompagnare e coordinare gli adempimenti connessi alle varie fasi del trasferimento della De Meis, assicurandola qualità e i contenuti di un armonico progetto, quello della ‘Cittadella della Cultura’, che dovrà tenere conto delle diverse funzioni pubbliche che sarà chiamata ad assolvere con il contributo di tutti. Non c’è luogo più idoneo di questo per sollecitare la costituzione del gruppo. In pari tempo questa è anche l’occasione per chiedere che sia bandita al più presto dalla nuova amministrazione provinciale la gara d’appalto per mettere in sicurezza ridare dignità architettonica a quanto resta dell’edificio di proprietà della Provincia stessa, in piazza Templi Romani, a ben 9 anni dal crollo”.

“Sono particolarmente lieto come consigliere provinciale e come consigliere comunale di aver dato il contributo per fare questo ultimo chilometro – ha sottolineato Enrico Iacobitti – ringrazio Mario Pupillo e l’amministrazione provinciale. Noi siamo stati eletti il 12 ottobre tra mille difficoltà. Con lo sguardo verso il futuro noi ci troviamo alla presa di responsabilità per un eventuale dissesto finanziario dell’Ente. Vorrei rappresentare veramente lo sforzo della buona amministrazione in questo momento di difficoltà amministrativa che stiamo vivendo e nel quale le risorse non ci sono. Io credo fortemente in questo modello di buona amministrazione. Questa città ha bisogno di una riscossa e di una rivalsa civile perché questo è il punto di rilancio della nostra città. Io dico che questo è il primo passo verso quella direzione”.

Francesco Rapino

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