El Zohbi: ‘La Casa Famiglia di Don Benzi è una importante risorsa per Chieti’

Chieti. “Resto stupefatto dalla nota diffusa dal Consigliere Comunale Alessandro Orsini, con la quale attacca a testa bassa la Curia di Chieti rea di aver sospinto la scelta di affidare la imponente struttura al Centro di Chieti alla Casa Famiglia fondata da Don Benzi”.

Così in una nota il capogruppo dell’Idv in Consiglio Comunale a Chieti, Bassam El Zohbi, che aggiunge: “Se ‘codice rosso’ c’è, questo dovrebbe essere la sua nota che ha il solo effetto di diffondere inutile allarmismo in Città! Per quanto mi riguarda sento il dovere di ringraziare la Curia di Chieti che con grande prontezza e umanità si è sempre prodigata per favorire l’accoglienza attraverso molte iniziative; basti pensare, ad esempio, alla Casa Famiglia Mater Populi, anch’essa nel Centro di Chieti essendo ubicata in Via Cesare De Lollis, cui fornisce prodotti alimentari e di prima necessità e nella quale sono ospitati uomini, donne e bambini spesso provenienti anche da paesi colpiti da guerre, miserie e fame. Che dire poi dell’assistenza diretta della Curia di Chieti verso i bisognosi e coloro i quali vivono situazioni di emergenza, come pagare le bollette dei consumi o acquistare medicinali di prima necessità. Per la suddetta struttura di Via De Lollis non risulta sia mai scattato nessun “codice rosso” da parte in ragione della presenza di tante persone bisognose anche extra comunitarie. Non compete a me dover difendere la Curia di Chieti da sterili attacchi privi di fondamento perché il grande lavoro di umanità svolto verso gli altri è sotto gli occhi di tutti! Se la Curia ha agevolato l’apertura a Chieti della Casa Famiglia di Don Oreste Benzi bene ha fatto e invito il Consigliere Orsini ad esserne onorato e, soprattutto, a decidersi perché si contraddice: infatti, da una parte tesse le lodi dell’Associazione fondata da Don Benzi e dei suoi tanti volontari, ma dall’altra è contrario a ospitare detta Associazione ed i suoi servizi al Centro di Chieti. Forse preferirebbe che la Casa Famiglia di Don Benzi fosse istituita in una zona più desolata, meno servita, magari lungo il Parco Fluviale o nella zona industriale, lontana comunque dagli occhi. Caro Consigliere Orsini al posto di soffermarti solo sull’involucro esterno senza valutare perché non valuti con la dovuta attenzione quanta umanità si cela dietro quelle storie di dolore e di sofferenza? Sono felice di avere a Chieti un’Associazione come la Casa Famiglia di Don Benzi specializzata non solo nell’assistenza ai profughi ma anche alla promozione di percorsi alternativi di recupero per emarginati, carcerati, tossicodipendenti ecc. La Casa Famiglia si occupa anche di affido per i minori e di disabili e sicuramente sarà utile anche a tante famiglie italiane che si possono trovare in difficoltà allorquando i Comuni non riescono, per mancanza di risorse umane ed economiche, ad intervenire con aiuti concreti. Invito, invece, tutte le forze politiche e gli amministratori locali a supportare apertamente la Casa Famiglia di Don Benzi per essersi resa operativa nella nostra Città. Sono sicuro che, la struttura di Chieti, con le sue specializzazioni diventerà un centro di riferimento territoriale e regionale e, nonostante i timori da ben pensante teatino del Consigliere Orsini, sarà nel tempo un arricchimento per Chieti e non certamente una penalizzazione. Ricordo al Consigliere Orsini che la crisi non riguarda solo extra comunitari, profughi, ecc. perché anche le nostre famiglie stanno vivendo le medesime difficoltà e disperazioni e proprio una importante Associazione come la Casa Famiglia di Don Benzi, potrà dare risposte immediate e concrete più di quanto non possano fare le nostre strutture pubbliche. Anzi, sarebbe molto utile per noi amministratori, poter conoscere da vicino queste realtà che spesso aduliamo con le parole ma denigriamo con comportamenti e azioni. Le suore Orsoline, che andrebbero ringraziate per il grande lavoro svolto in ottant’anni nell’educare e far crescere generazioni di cittadini di Chieti, non si vedono più in Città non per colpa degli extra comunitari ma per il semplice fatto che, non avendo avuto interlocutori attendibili ed affidabili e alla luce di una grave crisi economico-finanziaria, non sono state più in grado di mantenere una struttura così onerosa come quella della Civitella. Sono certo che le Orsoline siano liete del fatto che la loro struttura venga utilizzata per fini così nobili! Per quanto mi riguarda oltre al ringraziamento di cuore all’operato dell’Associazione Casa Famiglia, desidero offrire sin da ora la mia gratuita disponibilità come cittadino, come medico e anche come politico, per qualunque necessità dovesse occorrere.

“Ricordo a tutti – conclude El Zohbi – che sono un teatino acquisito e quando sono arrivato a Chieti dal mio Libano 30 anni fa per studiare medicina all’Università D’Annunzio, sono stato accolto con entusiasmo e gratitudine da tante famiglie residenti alla Civitella alle quali intendo dare una risposta d’amore per il bene anche del quartiere. Vorrei tranquillizzare il Consigliere Orsini in quanto sono sicuro che i residenti della Civitella e di Chieti alta non sono preoccupati della presenza della Casa Famiglia perché hanno sempre avuto un cuore colmo di umanità e di amore per il prossimo. La presente è inviata in allegato all’amico e combattivo Capogruppo del Gruppo Misto, Enrico Bucci!”.

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