Chieti, fiaccolata con 400 persone per Provincia e lavoro

chietiChieti. Ieri sera si è svolta la suggestiva fiaccolata di circa 400 teatini che hanno sfilato per le vie di Chieti Scalo mandando in tilt il traffico cittadino, bloccando autobus e auto private, rivendicando il diritto alla Provincia e al lavoro col coro “Provincia – Lavoro è il nostro coro” e al proprio futuro, con lo slogan “Per oggi e per domani, da Chieti giù le mani”.

“Alla manifestazione – ha raccontato lo storico e politologo teatino Cristiano Vignali – era presente anche una rappresentanza di Avellino, per cui, durante la manifestazione, ho rivolto personalmente un pensiero alle vittime del terremoto dell’Irpinia di 32 anni fa di cui proprio ieri ricorreva il tragico anniversario. I cittadini hanno manifestato il loro disappunto contro le scelte dei Governi che si sono succeduti in Italia almeno negli ultimi venti anni, che tutelando interessi diversi da quelli della collettività, anziché il bene comune, hanno preso decisioni dall’alto a cui i teatini non vogliono più sottostare come recita lo slogan ‘Se Roma non ci ascolta, sarà la rivolta’, portando la chiusura di uffici e fabbriche, mandando la città ‘in ginocchio’, senza che nessun politico ha potuto fare nulla per impedirlo. Si è ribadita la volontà di confermare la Provincia e lo status di capoluogo della città di Chieti, di centro amministrativo e direzionale, che da oltre 3000 anni svolge nel territorio di Abruzzo ‘Citra’, auspicando la necessità di far partire proprio dagli Enti locali comunali e provinciali una ondata di rinnovamento del Paese che porti al rovesciamento del governo dei tecnocrati e dei banchieri, che hanno prosciugato le ricchezze del popolo italiano, più volte ribadita con lo slogan ‘Lavoro – Provincia la lotta qui comincia’, mentre i manifestanti bloccano il traffico del nodo nevralgico di Piazzale Marconi. Ora il ‘Dado è tratto’ e il Comitato ‘Provincia Chieti Provincia’ si appresta ad organizzare nuove iniziative di protesta – ha concluso Vignali – anche insieme ai Comitati alleati di Avellino e Frosinone e delle altre Province ‘trombate’, allargando l’alleanza italica, per portare la protesta a Roma contro il Governo”.

Intanto, a Chieti si pensa di organizzare nei giorni della votazione l’occupazione e l’autogestione dell’Ente provinciale da parte dei cittadini.

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