Chieti, relazione ispettori Ministero: Iacobitti (Pd) su dichiarazioni Febbo (Pdl)

iacobitti_marzoli_e_feboChieti. “Io e il collega del Pd, consigliere Alessandro Marzoli gli atti amministrativi oltre che leggerli li comprendiamo. Mauro Febbo ci accusa di non aver letto attentamente le carte quando egli nella giornata di ieri ha minacciato di inviare alla Corte dei Conti la relazione degli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze non sapendo che lo hanno fatto gli stessi ispettori e anche da molto tempo”.

Lo dice in una nota il segretario cittadino e cosnigliere comunale del Pd al Comune a Chieti, Enrico Iacobitti, che prosegue: “Infatti, gli ispettori  nella relazione e nella lettera di accompagnamento specificano l’invio alla Corte dei Conti. Delle due l’una, o Febbo non ha letto la relazione ovvero sotto dettatura di qualche paggio ha estrapolato dal contesto ciò che faceva comodo oppure ha inventato tutto. Questo indizio ci dimostra inequivocabilmente l’assurdità della sue dichiarazioni. In aggiunta, lo informo, che anche le opposizioni lo hanno anticipato, inviando alla Corte altri rilievi e deduzioni relative alle irregolarità amministrative della giunta Di Primio. Mauro Febbo è al governo della Regione Abruzzo da oltre tre anni, il suo collega di partito Umberto Di Primio al governo della città di Chieti da oltre due. Peraltro, essi, fanno parte di una generazioni di politici ultra ventennale che ha governato la città di Chieti, la sua provincia, la Ragione e il governo nazionale con poteri enormi. Perché si ostinano ad accusare il passato? In tutto questo tempo cosa hanno fatto? Perché non fanno quello che hanno promesso ai cittadini? Lavoro: crisi occupazionale, vertenza Sixti, lavoratori ex-Burgo, cosa hanno fatto o cosa intendono fare? Sanità: dopo la svendita dell’ospedale di Chieti agli interessi del governatore Chiodi cosa intendono fare per i pesanti disservizi? Il centrosinistra ha perso le elezioni, pagato per i suoi errori e messo in campo il rinnovamento di uomini e idee. Oggi chi governa da tempo, come Mauro Febbo e Di Primio, dovrebbe parlare di soluzioni e di quello che quotidianamente fa per la gente. Dovrebbero replicare alle opposizioni spiegando come hanno risolto i problemi o come intendo farlo. Invece, sembra che non vogliano affrontare le gravi questioni aperte per andare all’attacco in difesa dell’immagine ma non del contenuto. Il Pdl tra poco andrà al congresso provinciale di Chieti, riconfermando Mauro Febbo alla guida del partito, nonostante le pesanti sconfitte dello scorso anno. E’ la dimostrazione di un partito fatto di notabili, privo di democrazia interna, chiuso negli interessi di una generazione di politici vecchia, consumata dal potere che di questo non ha saputo fare ricchezza per le moltitudini di Chieti, della sua Provincia e dell’Abruzzo. Per quanto concerne, invece, il conferimento dei rifiuti di Pescara nella discarica di Casoni confermo l’assoluta contrarietà a questa ipotesi del Partito Democratico di Chieti. Il problema dei rifiuti va riconsiderato rispetto all’area vasta Chieti – Pescara stabilendo equità di funzioni sul territorio e guardando a nuove soluzioni. La città di Chieti, in particolare, i cittadini di Brecciarola, hanno da molti anni sopportato il peso della concentrazione di impianti altamente impattanti come la discarica di Casoni. Essi – aggiunge Iacobitti – vanno ascoltati e compresi in via prioritaria rispetto alla scelte future che la politica vorrà mettere in campo. All’assessore regionale e coordinatore Pdl, provincia di Chieti, M. Febbo, o a chi scrive per lui poche cose, spesso confuse, intendo dire che è irresponsabile fare comunicazione superficiale e spesso senza aver letto adeguatamente i documenti. Esattamente quello che egli ha fatto, dichiarando, in pompa magna, di inviare alla Corte dei Conti la relazione degli Ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze senza averla letta. Se lo avesse fatto, avrebbe saputo che gli stessi Ispettori avevano già provveduto in tal senso. Credo siano irresponsabili le dichiarazioni di chi fa politica da oltre venti anni ed ha amministrato la Regione Abruzzo negli ultimi tre e non ha di meglio da comunicare se non lo scarica barile delle colpe anziché preoccuparsi di evitare  lo stato di dissesto delle finanze comunali. Delle stessa comunicazione irresponsabile si è reso protagonista il sindaco Di Primio, preoccupato della propaganda a difesa della propria immagine e non del buon governo della città. Oggi stesso Di Primio, che dal 1993 è ininterrottamente sulla scena della vita politica cittadina con i ruoli importanti di vicesindaco e presidente del Consiglio Comunale, non essendo in grado di amministrare, continua ad accusare il passato governo di centrosinistra senza contare che nella sua maggioranza di centrodestra e nella sua giunta ci sono esponenti politici che hanno fatto parte della coalizione di centrosinistra. Il vero senso di responsabilità sta nel prevenire i problemi e/o assumersi, a seconda del ruolo, il compito della loro soluzione. Per questo il Partito Democratico di Chieti e gruppo del Pd in seno al Consiglio Comunale hanno provato ad interloquire con la maggioranza di destra presentando proposte concrete che oggi trovano conforto della loro fondatezza proprio nella relazione consegnata dagli Ispettori ministeriali. Per esempio nella relazione pag.19, dalla riga 12 alla 20, si legge  testualmente che: La presa d’atto, in corso d’esercizio, dell’impossibilità di ricorre all’indebitamento per far fronte ad un debito fuori bilancio di questa tipologia ed il conseguente mancato ricorso al mutuo, tuttavia, non sanano la palese irregolarità del bilancio di previsione 2011, che raggiunge l’obbligatorio equilibrio ex art.162, comma 6, del TUEL grazie alla previsione di un indebitamento per il finanziamento di spesa corrente. Dopo la riforma della Titolo V della Costituzione che ha novellato l’art. 119. comma 6 della Costituzione, il quale stabilisce il divieto di indebitamento per spese non qualificabili come investimenti, e dopo l’introduzione dell’art. 41, comma 4, della Legge n. 448/2001, risulta palese l’irregolarità di una previsione di finanziamento di un debito fuori bi lancio mediante un mutuo. I gruppi del Pd, Idv, Fed.Sin., Chieti per Chieti, durante i lavori del Consiglio Comunale del  in cui è stato approvato dalla maggioranza di centrodestra il bilancio di previsione 2011, avevano presentato una pregiudiziale identica per contenuto a quanto sopra richiamato della relazione ministeriale. La maggioranza di centrodestra ha rigettato con voto sfavorevole la pregiudiziale. Oggi a distanza di un anno  ci accusano di irresponsabilità e addebitano le colpe al passato fuggendo  dal loro ruolo. Chi sono i veri irresponsabili e populisti? Perché gli esponenti della destra come Mauro Febbo accusano, sul piano personale e poco dopo, ricevuta risposta adeguata, ripiegano in ritirata strategica, appellandosi al senso di responsabilità? Prendo atto – conclude il segretario cittadino del Pd – che  egli non verrà ricandidato al ruolo di coordinatore del Pdl della provincia di Chieti per una scelta statutaria, ma ricorderei anche le sconfitte della primavera scorsa e non solo le vittorie di anni fa”.

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