Chieti, CasaPound su discarica Colle Sant’Antonio

Chieti. CasaPound Italia ha diffuso oggi un video reportage, frutto di un sopralluogo realizzato nei giorni scorsi da aderenti del movimento, per denunciare la scandalosa situazione di Colle Sant’Antonio a più di un anno dal rogo della discarica abusiva.

 “Siamo tornati a Colle Sant’Antonio un anno dopo il rogo della discarica abusiva in seguito alle segnalazioni di molti cittadini e in compagnia di alcuni residenti per tastare con mano la situazione. – spiega Francesco Lapenna, responsabile di CasaPound Italia per la Città di Chieti – Le condizioni dell’intera area sono a dir poco agghiaccianti: l’opera di contenimento messa in atto dalle forze dell’ordine si limita a due nastri in prossimità dell’ingresso alla discarica che, ovviamente, non impediscono un facile accesso. All’interno oltre ai cumuli di rifiuti bruciati abbandonati alle intemperie senza alcuna protezione, cumuli di eternit, medicinali, batterie, filtri usati di autovetture e quintali di rifiuti speciali e sporcizia di ogni tipo. Ratti, insetti e serpenti si aggirano famelici in questo abominio.”

 “La situazione, mi pare più che evidente, ha dell’incredibile – continua Lapenna – Mentre Comune, Provincia ed Arta si rimpallano le responsabilità giocando a scarica barile, abbiamo, a pochi minuti dal centro cittadino, una bomba ecologica che sta per esplodere; un pericolo per la salute non solo dei residenti di Colle Sant’Antonio e Colle Marcone ma di tutti i residenti sul territorio di Chieti e dei comuni limitrofi. Non è tollerabile che si faccia finta di non saperlo”. “Stiamo controllando insieme ai cittadini di Colle Sant’Antonio e ai nostri legali le analisi relative a quest’area e i documenti relativi all’incendio dell’anno scorso – si legge in conclusione della nota – e valutando le varie possibilità di azione qualora il sindaco, primo garante della salute pubblica, non sia in grado di prendere in mano la situazione. Bisogna agire subito e bisogna agire in fretta prima che un disastro annunciato sconvolga per i decenni a venire l’intera area aggravando ancora di più la già critica situazione della nostra Città. Finiamola con le scuse e le prese in giro. Pretendiamo soluzioni rapide ed efficaci”.

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