Chieti, piano operativo. Iacobitti (Pd): “Pubblicità ingannevole”

di_primio_umbertoChieti. Duro commento da parte di Enrico Iacobitti all’indomani della presentazione, da parte dell’amministrazione Di Primio, del piano operativo 2010. Definito dal consigliere “pubblicità ingannevole”, il piano operativo avrebbe, infatti, indicato obiettivi che il sindaco di Chieti aveva già individuato e promesso prima in campagna elettorale e poi con l’illustrazione del programma di governo.

“Egli avrebbe potuto e dovuto già raggiungere molti di quegli obiettivi e impostarne almeno il lavoro per gli altri” sentenzia, infatti, Iacobitti. “Oggi apprendiamo che questo lavoro non è stato fatto e che invece viene spacciato come ambizioso rilancio della città”.

Un esempio portato dal consigliere del Pd a sostegno della sua tesi è la scala mobile che Chieti aveva. Stando, infatti, a quanto notato da Iacobitti, il ripristino della funzionalità della scala mobile verrebbe individuato come un obiettivo ambizioso tanto da far dire che, con esso, Chieti avrebbe di più. “Insomma” tuona il segretario, “ciò che Chieti ha perso negli ultimi sei mesi viene poi spacciato come un obiettivo prestigioso da raggiungere. La vicenda è tragicomica ed esemplare della capacità di propagandare come bravura ciò che invece dovrebbe essere già un evidente demerito”.

Nota di demerito anche sul teatro Marrucino e sulla necessità di nominare nuovo direttore artistico il Maestro Sergio Rendine. Iacobitti ricorda, infatti, che la decisione troverebbe un ostacolo amministrativo nel contenzioso che lo stesso Rendine ha con l’ente. “Dunque” conclude il consigliere, “Sindaco e maggioranza non trovano il bandolo della matassa e probabilmente saranno costretti ad altre scelte. Il senatore Di Stefano, che è anche delegato alla cultura, non riesce a trovare i fantomatici fondi promessi dalla campagna elettorale in poi. Come se non bastasse dopo molti anni la Carichieti ha deciso di non finanziare più l’attività del teatro Marrucino. Perché?”.

Inoltre, stando a quanto sostenuto da Iacobitti, mancherebbe totalmente anche una reale impostazione amministrativa da impartire agli uffici comunali. “Infatti” spiega meglio, “gli atti prima repentinamente riposti nei cassetti perché elaborati dalla passata amministrazione di centro-sinistra oggi vengono riesumati con concitazione e per magia entrano a far parte del Piano operativo 2010 (es. avvio progetto Pisu – Jessica, metropolitana leggera per nuovo collegamento scalo-colle). In conclusione, per Chieti si vuole di più con i progetti della vecchia amministrazione di centrosinistra. Tutto questo avviene con la predisposizione di un documento che viene chiamato piano operativo ma contiene al suo interno valutazioni politiche che testimoniano che il ritiro voluto dal Sindaco si è reso necessario per le evidenti smagliature nella maggioranza di centrodestra. Chissà  cosa ne pensano i moderati della coalizione di maggioranza”.

 

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