Chieti, WWF: ‘Una nuova antenna in via Piaggio e i cittadini preoccupati si rivolgono alla nostra associazione ‘

Chieti. Le antenne per la telefonia fanno ormai parte del panorama urbano, inizialmente accolte con indifferenza, oggi guardate con preoccupazione per via delle possibili conseguenze negative da esposizione ai campi elettromagnetici. Con decine di studi, condotti in ogni angolo del pianeta, che ci mettono in allarme e chiedono precauzioni, sono molti i cittadini consapevoli che un collegamento più potente e più veloce perde ogni interesse se per averlo si deve rischiare la salute. Una premessa necessaria per chiarire come i lavori in corso in questi giorni a Chieti per l’installazione di una nuova antenna, in via Piaggio, non lontano da Megalò, abbiano messo in allarme diverse persone che hanno allertato il WWF Chieti-Pescara.

Ebbene nell’area interessata alla nuova installazione sono già presenti impianti di telefonia che fanno registrare superamenti, evidenziati nella cartografia predisposta dalla ditta specializzata Polab a corredo del Regolamento antenne approvato all’unanimità dal Consiglio comunale. Più in dettaglio la relazione tecnica “Analisi di Elaborati e Rappresentazioni Grafiche dell’Impatto Elettromagnetico Stato Attuale” rilasciata appunto dalla Polab al Comune di Chieti certifica per l’area in esame, al top delle emissioni, campi di radiofrequenza tra 7 e 10 V/m (Volt per metro), in graduale diminuzione via via che ci si allontana dalle sorgenti di irradiazione, a fronte di valori di attenzione che il DPCM dell’8 luglio 2003 fissa a 6 V/m. Siamo dunque già oltre i limiti: i gestori che operano nella zona dovrebbero ridurre la potenza dei loro impianti e non aumentarla, e di certo non si possono aggiungere altre strutture o nuovi gestori senza una revisione generale al ribasso delle emissioni. L’effetto cumulo, con i possibili danni alla salute, non può essere trascurato.

Il WWF chiede all’amministrazione municipale di farsi carico in tempi brevissimi della questione, in primo luogo accertando se chi sta procedendo a istallare le nuove strutture sia o meno fornito delle dovute autorizzazioni e, soprattutto, se gli impianti previsti siano o meno compatibili con il Regolamento antenne oggi in vigore, bloccando immediatamente ogni eventuale azione illegittima.

In un momento emergenziale come quello che stiamo vivendo, nel quale anche gli uffici si muovono tra evidenti difficoltà, ricordiamo che su una materia così delicata come le antenne non ci sono scorciatoie di comodo: il gestore che realizza un nuovo impianto non può ricorrere alla procedura semplificata e soprattutto il silenzio/assenso non ha valore se l’opera non è conforme alle prescrizioni contenute nel Piano di localizzazione degli impianti, come ha ben chiarito la Corte di Cassazione (sentenza della Terza sezione Penale n 722/203 del 21.03.2013).

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