La Asl Chieti al lavoro per la Residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza (Rems)

Chieti. È scattato il conto alla rovescia per la fine definitiva degli “ergastoli bianchi”, gli internamenti a tempo illimitato negli Opg, ospedali psichiatrici giudiziari, di persone con problemi di pericolosità sociale.

A partire dal prossimo aprile dovranno essere ospitati nelle cosiddette Rems, le residenze per l’esecuzione di misure di sicurezza, dove verranno presi in carico dai servizi sociali e psichiatrici del territorio, sulla base di programmi di riabilitazione messi a punto dalle regioni. In Abruzzo sarà istituita una sola residenza, nel territorio della Asl Lanciano Vasto Chieti, dove a occuparsi degli aspetti organizzativi sarà il Dipartimento di salute mentale diretto da Massimo Di Giannantonio.

Si apre dunque un nuovo capitolo nella gestione terapeutica e riabilitativa dei pazienti psichiatrici autori di reato, che impone la rivisitazione di modalità di presa in carico e di cura da parte delle strutture preposte. Di qui la necessita di un confronto tra addetti ai lavori e uomini delle istituzioni, che si ritroveranno all’auditorium del Rettorato dell’Universita di Chieti martedì 16 e mercoledì 17 dicembre prossimi per parlare delle prospettive offerte dai nuovi sistemi di gestione integrata rappresentati dalle Rems. L’iniziativa, promossa dalla Cattedra di Psichiatria della “D’Annunzio”, dalla Asl e dall’Assessorato alla Salute della Regione Abruzzo, è finalizzata a fornire informazioni corrette e complete a quanti, nella diversità dei ruoli, dovranno lavorare per realizzare le nuove residenze superando gli Opg.

Primi grandi nomi che apriranno i lavori, nella giornata di martedi, saranno quelli di Marco Pannella e, a seguire, Umberto Galimberti, filosofo e psicanalista, che terrà una relazione magistrale sul tema “Ragione e follia”.

“Nel prossimo futuro – spiega Massimo Di Giannantonio, Direttore del Dipartimento di Salute mentale della Asl e ordinario di Psichiatria della Facoltà di Medicina di Chieti – i giudici dovranno scegliere le misure alternative all’inserimento in ospedale psichiatrico. Una specifica commissione dovrà poi monitorare le iniziative assunte per il superamento reale degli Opg e consentire ai Ministri della Salute e della Giustizia di aggiornare periodicamente il Parlamento sullo stato della dismissione. Un passaggio importante per operatori del mondo legislativo, sanitario e sociale chiamati a una nuova e avvincente sfida, che darà una nuova speranza a detenuti psichiatrici grazie a un modello riabilitativo capace di conciliare in modo più efficace le misure giudiziarie con le esigenze di salute”.

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