Chieti, truffa agli anziani con rapina: due arresti VIDEO

Chieti. La Squadra Mobile di Chieti ha arrestato un uomo ed una donna, probabilmente di etnia rom, per una rapina ai danni di un’anziana.

Si tratta di Lucia De Rosa, di 43 anni, rintracciata a Fossacesia, e di Sabatino Di Rocco, di 27 anni, rintracciato a Montesilvano. Il fatto è accaduto lo scorso 2 agosto intorno alle 19 a Brecciarola. I due sono stati associati alla Casa Circondariale di Chieti.

“Nella giornata di oggi la sezione della Squadra Mobile ha eseguito la misura cautelare per una rapina ai danni di una persona 70enne – ha spiegato il capo della Squadra Mobile di Chieti, Francesco Costantini – riteniamo che queste due persone siano di origine rom e siano dedite alle cosiddette truffe ai danni degli anziani che è una vera e propria piaga. Però in questo caso la truffa si è trasformata in una rapina, nel caso specifico la vittima stava lavorando il suo orto nella propria abitazione ed è stato avvicinato da una donna che, fingendosi una infermiera della Asl, lo ha avvicinato ed ha cominciato a massaggiarlo per delle parti ingrossate e con la scusa del massaggio gli ha sottratto una catenina d’oro. La vittima se n’è accorta e subito ha strattonato la donna e si è rimpossessato della catenina, nel frattempo è intervenuto un complice della donna che ha tirato un cazzotto alla vittima che è caduta a terra ed ha avuto alcuni giorni di prognosi. La vittima ci ha fornito un’accurata descrizione delle persone, dopodichè fortunatamente le telecamere hanno ripreso la macchina con la targa e dalle prime indagini siamo riusciti a risalire agli autori della rapina. In questo caso la vittima è stata attenta, anche se noi non consigliamo mai di reagire e inq eusto caso ha reagito ed è riuscito a sventare una rapina. Consigliamo di non fidarsi mai di persone che si spacciano per inerfmieri, addetti dell’Enel, persone mandate dal parroco, amministratori di condominio, poliziotti, ecc. e soprattutto di persone che dicon di essere inviate dalle Poste, dalle Banche e nel dubbio di andare a chiamare il 113”.


Francesco Rapino

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