Chieti, Confcommercio dice no alla chiusura del 123° Reggimento Fanteria

caserma_SpinucciCH_1Chieti. Un “no” deciso alla chiusura, ormai prossima, del 123° Reggimento Fanteria

Chieti che ha sede all’interno della storica caserma Berardi. E’ quanto chiede la Confcommercio Chieti, che è pronta a scendere in campo per evitare che al capoluogo teatino venga inferto un altro colpo letale con conseguenze negative specie per la microeconomia cittadina.

Questo perché, sottolineano in una nota, il 123° Reggimento ospita ogni anno circa 600 militari volontari. Dal 2013, secondo il documento di riordino delle strutture militari presentato a fine gennaio dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, il 123° Reggimento Chieti verrà soppresso in quanto saranno ridotti i posti disponibili per i militari volontari. Il sindaco Umberto Di Primio, nei giorni scorsi, ha scritto una lettera accorata al ministro Di Paola chiedendo di far slittare la chiusura del 123° Reggimento o, in alternativa, di riconvertire la caserma sempre ad uso militare. Confcommercio va oltre. “Plaudiamo alle iniziative veicolate da ogni singolo ente ma è giunto il momento – afferma Angelo Allegrino, presidente provincialeConfcommercio Chieti – di fare squadra evitando di disperdere le forze e di non risolvere, quindi, il problema. Dobbiamo scongiurare in ogni modo la chiusura della caserma Berardi anche perché in questi giorni stavamo concludendo, in accordo con il Comune, un progetto rivolto proprio ai militari del 123° Reggimento”.

Nel dettaglio l’amministrazione comunale, su suggerimento della Confcommercio, era pronta a lanciare una particolare “card” che avrebbe consentito ai militari della caserma Berardi di acquistare nei negozi cittadini a prezzi scontati. Un modo per incentivare le vendite nel capoluogo teatino, dove il piccolo commercio vive una fase di oggettiva crisi, e per rinsaldare il legame tra la città e il 123° Reggimento. “E’ fondamentale scongiurare in ogni modo – aggiunge Allegrino – la chiusura della caserma Berardi. Chieti ha sempre avuto una vocazione militare e se perde anche questa prerogativa rischia concretamente di compromettere il suo futuro commerciale e identitario dopo la perdita delle sedi di uffici direzionali e la delocalizzazione dell’università”.

Confcommercio presenta la sua personale ricetta. “I parlamentari abruzzesi,la Provincia, il Comune e le associazioni di categoria devono subito sedersi attorno ad un tavolo istituzionale – spiega Allegrino – al fine di bloccare il disegno del ministero della Difesa. Se necessario siamo pronti anche a proporre una serrata del commercio locale a mo’ di protesta contro il piano dello Stato. Salvaguardare il futuro del 123° Reggimento significa difendere il futuro prossimo della città che, altrimenti, rischia di morire lentamente”.

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