Rapino, scoperto responsabile di un incendio boschivo a Foce

Rapino. Stava bruciando i residui delle potature degli olivi ma il fuoco ha preso il sopravvento e ha causato un incendio. E’ quanto accaduto lo scorso 24 marzo a Foce del Comune di Rapino.

I carabinieri forestale hanno individuato il responsabile, un uomo del posto, e lo hanno denunciato. Le fiamme, partite da un uliveto, si sono propagate su di un’area di circa 3000 metri quadrati di superficie, interessando un terreno incolto e un bosco di roverella.

Nel corso di un’attività di ricognizione del territorio, i carabinieri di Parco di Pretoro hanno avvistato la colonna di fumo e sono immediatamente intervenuti, provvedendo a richiedere l’attivazione dei vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento.

La tempestività dell’intervento dei militari ha consentito di soccorrere il responsabile, ancora sul posto, in evidente condizione di pericolo, nel vano tentativo di spegnere le fiamme.

Un anziano, a causa del vento, aveva perso il controllo del fuoco, acceso per bruciare residui di potature di olivo. Visibilmente spossato e ferito alla testa, a causa di una caduta che, come dallo stesso riferito, gli aveva fatto perdere conoscenza per un tempo indeterminato, l’uomo è stato immediatamente allontanato ed assistito, sino al sopraggiungere dei parenti che lo hanno condotto al più vicino pronto soccorso.

E’ scattata di seguito la denuncia alla Procura della Repubblica di Chieti per incendio boschivo colposo, con il rischio da uno a cinque anni di reclusione.

L’abbruciamento di residui vegetali, pratica agricola molto frequente nella stagione primaverile, rappresenta nel Chietino la prima causa di incendi boschivi colposi:

il mancato rispetto delle regole e dei divieti previsti dalla normativa in materia, l’imperizia e l’imprudenza nel compiere tali attività, spesso si traducono, oltre che nell’irrogazione di sanzioni ai responsabili, nella distruzione di interi boschi e nel concreto pericolo per l’incolumità della popolazione dei luoghi colpiti.

Impostazioni privacy