Francavilla al Mare. “Ora basta. Lavoriamo tutti i giorni per attrarre turismo, e poi il nostro lavoro viene vanificato da persone incompetenti che da tre anni, nel bel mezzo dell’estate, ci provocano danni economici e di immagine incalcolabili per una stazione balneare quale Francavilla al Mare. I turisti che ne sanno che l’Aca non riesce a gestire i depuratori; che sversa in mare provocando divieti di balneazione che, seppure relativi ad una zona, si ripercuotono, con danni di immagine, su tutta la costa. Qualcuno deve assumersi la responsabilità di tutto questo. Mi appello al Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, per intervenire in maniera incisiva e definitiva sulla gestione dell’Aca. La mia non è una posizione contro lo stimato Avvocato Di Baldassarre, che ha almeno evitato il fallimento, ma contro una Società che non funziona e che deve risolvere velocemente i suoi gravi problemi di cui subiamo, in maniera pesante, le conseguenze tutti i giorni. Promuoverò azioni legali contro i vertici Aca che si stanno rendendo gli unici responsabili dello scempio avvenuto nelle acque antistanti Fosso Pretaro. Tutelerò l’immagine della Città di Francavilla e gli interessi di tutti i nostri operatori del settore balneare-turistico in tutte le sedi competenti. Non è più tollerabile una tale sciatteria e incompetenza, per di più nel periodo di Ferragosto, il più importante di tutta la stagione estiva”.
Il Sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, è durissimo nei confronti dei vertici dell’Aca, in seguito alla nota dell’Arta, arrivata in data odierna, con la quale si comunicano dati ampiamente sopra i limiti consentiti dalla legge per quanto riguarda la presenza, nelle acque antistanti Fosso Pretaro, di escherichia coli ed enterococchi. Analisi non conformi che hanno costretto il Comune di Francavilla al Mare ad emettere un divieto temporaneo di balneazione fino a successive analisi.
“Nonostante le raccomandazioni, ufficiali ed ufficiose, fatte all’Aca in primavera pregandola di vigilare affinché Francavilla non fosse più interessata da tale scempio, oggi devo purtroppo constatare che nulla, o pochissimo, è stato fatto – commenta il Sindaco Luciani – ed oggi, alla vigilia di Ferragosto, mi trovo a dover emettere, a tutela della pubblica sanità, un divieto di balneazione con gravi conseguenze per il turismo della città”.
“Basta: sono stufo – conclude il primo cittadino -; mi vedo costretto a preparare un dossier certosino e denunciare l’Aca presso la Procura della Repubblica competente. Non è più possibile tollerare tali goffaggine, grossolanità, incapacità: è evidente che valori così superiori alla norma indicano una sversamento legato al malfunzionamento di impianti Aca che l’Aca stessa non ci ha mai comunicato, anche perché le analisi effettuate solo una settimana fa (il 5 agosto nello specifico) davano parametri entro la norma: delle due l’una, o all’Aca nessuno se ne è accorto o sono in malafede”.
“Io non mi nascondo sotto la sabbia e soprattutto tengo alla salute dei cittadini e dei turisti, quando sostengo che l’acqua è pulita lo faccio con cognizione di causa, quando non lo è non mi sottraggo alla verità”.