Il ritorno dei Talebani: ore drammatiche a Kabul con migliaia di persone in fuga

“La guerra è finita in Afghanistan”, che torna ad essere un emirato islamico.

Dopo dieci giorni di avanzata in tutto il Paese, la capitale è in mano ai Talebani, mentre i civili e gli occidentali sono in fuga anche se il leader dei combattenti ha ordinato di restare alle porte di Kabul e negoziare una transizione di potere, ma senza usare la forza ed evitando morti e feriti.

Le immagini che arrivano da Kabul sono drammatiche, la Bbc ha mostrato la fuga di donne e uomini a piedi, in auto, attraverso la presa d’assalto dell’aeroporto: centinaia di persone scappano a costo della vita  tentando di salire su un aereo (come accaduto in mattinata quando hanno circondato un cargo militare americano mentre si preparava al decollo) sono decine i civili aggrappati ai carrelli e alla carlinga, mentre in cinque hanno perso la vita precipitando e finendo sui tetti delle case nel tentativo di lasciare il Paese.

Nel timore che le piste possano essere bloccate dalla folla gli americani hanno sparato a più riprese, per fermarli dietro i fili spinati.

Le autorità afghane hanno chiesto ai funzionari di abbandonare i luoghi di lavoro e tornare a casa, le ambasciate hanno iniziato il ritiro del personale eccetto quella russa che ha scelto di proseguire nel proprio lavoro (pare dietro rassicurazioni), questo mentre i talebani hanno issato la loro bandiera al palazzo presidenziale.

Il presidente Ashraf Ghani è fuggito in Uzbekistan dopo che intere province si sono arrese ai talebani senza sparare un colpo e nonostante i tentativi di far imprigionare gli ufficiali, andati miseramente in fumo. I talebani, nel conquistare una città dopo l’altra, avevano dichiarato che precondizione di qualsiasi transizione ordinata era la resa del presidente e la sua abdicazione affiche si evitasse il bagno di sangue.

Tanti i video diramati in rete che raccontano l’esodo da Kabul, i talebani hanno preso il controllo su ogni posto di blocco e ne avrebbero istituiti di nuovi.

A bordo dei voli partiti per i rimpatri ci sono anche i primi 74 cittadini italiani, arrivati su un aereo militare messo a disposizione dall’Aeronautica Italiana oggi, 16 agosto: l’aereo, dopo aver compiuto due scali tecnici, il primo a Islamabad e il secondo in Kuwait City, è atterrato a Fiumicino e tutti i passeggeri sono stati sottoposti a tampone anti-Covid. I passeggeri  sono componenti dell’ambasciata italiana ma anche cittadini che si trovavano in Afghanistan, insieme a venti ex collaboratori afghani a rischio ritorsioni che verranno trasferiti in pullman in una struttura dell’Esercito a Roccaraso.

Dall’America, i consiglieri per la sicurezza nazionale, hanno riferito di un “imminente discorso del presidente sull’Afghanistan” precisando che Biden “è preparato a guidare la comunità internazionale sui diritti umani in quel Paese”. Le ultime dichiarazioni di Biden sulla situazione in Afghanistan risalgono allo scorso 10 luglio in cui dichiarava un pentimento per il ritiro delle truppe.

 

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