Passa la Brexit, Regno Unito fuori dall’Europa

Tracollo della sterlina il cui valore crolla ai minimi degli ultimi 30 anni. Il premier David Cameron si dimette mentre in tutta Europa parte l’effetto domino, gli euroscettici reclamano consultazioni anche in altri paesi. Salvini: “ora tocca a noi”.

Le voci circolate nella nottata di ieri su una vittoria di misura del fronte del “Remain” sono state clamorosamente smentite dai risultati reali, l’affluenza record del 72.2% ha premiato i sostenitori dell’uscita dall’Europa che hanno vinto con il 51.8% delle preferenze. Gli inglesi hanno scelto, andranno avanti da soli, fuori dall’Unione Europea.

Borse in caduta libera.

Il mondo finanziario sta pagando in queste ore la scommessa, persa, sulla vittoria del remain; il cambio sterlina-dollaro è precipitato nell’arco di poche ore da un valore di 1.50 a 1.33, minimo storico dal 1985, mentre la borsa di Londra crolla con l’indice Ftse che a pochi minuti dell’avvio delle contrattazioni ha già perso un buon 8%.

Le reazioni

Esulta il controverso leader dell’Ukip Nigel Farage che, dopo aver definito il 23 giugno come l’Independence Day della Gran Bretagna, ha dichiarato : “è una vittoria della gente vera, una vittoria della gente ordinaria, una vittoria della gente per bene. Abbiamo lottato contro le multinazionali, le grandi banche, le bugie, i grandi partiti, la corruzione e l’inganno”; immancabile ovviamente la richiesta di dimissioni del premier David Cameron, che coerentemente con la sua posizione di sostenitore del remain, ha infatti anticipato che abbandonerà Downing Street.

Situazione di fibrillazione al di fuori del Regno Unito, la Ue ha già annunciato per oggi pomeriggio una riunione straordinaria dei ministri degli esteri dei paesi membri, mentre per quello che riguarda l’Italia, Palazzo Chigi ha già in programma un vertice tra il primo ministro Matteo Renzi e il governatore della Banca D’Italia Visco.

I leader politici di tutta Europa hanno commentato la notizia con toni molto diversi, si passa dal “Maledizione, brutto giorno per l’Europa” del vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel al “ Rispettiamo e ci rammarichiamo della decisione degli elettori britannici. Questa provoca gravi danni a entrambe le parti “ del presidente del Ppe al Parlamento Europeo Manfred Weber. Non mancano ovviamente le reazioni di segno contrario, esultano gli euroscettici con Matteo Salvini che stamane ha twittato : “Evviva il coraggio dei liberi cittadini! Cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti. GRAZIE UK, ora tocca a noi”.

L’effetto domino

Arrivano le prime avvisaglie del temuto effetto domino, nonostante la situazione di partenza della Gran Bretagna fosse unica è particolare, anche altri paesi europei cominciano a reclamare una consultazione popolare sulla permanenza nell’Unione Europea. Il leader degli euroscettici olandesi Geert Wilders ha dichiarato: “Hurrah per i britannici. Ora è il nostro turno. È tempo per un referendum olandese” mentre dichiarazioni di identico tenore arrivano anche dalla francese Marine Le Pen e dall’italiano Salvini.

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