Ancora una volta si torna a parlare di WhatsApp e di una possibile novità pronta a rivoluzionare l’app stessa: privacy e usarname, cosa occorre sapere.
Da qualche mese a questa parte non si parla d’altro che delle tante novità che riguardano WhatsApp. Da piccoli cambiamenti a vere e proprie funzionalità inedite che, nell’insieme, mirano a migliorare l’esperienza degli utenti e l’utilizzo dell’app stessa. Di recente, invece, tutta l’attenzione si è concentrata su di una possibile opzione “username” che sarebbe strettamente collegata alla privacy. Cosa occorre sapere?
Sappiamo tutti come funziona WhatsApp: ce ne serviamo ogni giorno e la maggior parte di noi non potrebbe farne a meno. E tutti siamo consapevoli che tale app è direttamente collegata al nostro numero di telefono. A quanto pare, però, le cose potrebbero anche cambiare.
Ebbene, come anticipato, da un po’ di tempo a questa parte non si parla d’altro che della possibilità che WhatsApp introduca gli usarname. Va specificato che, al momento, non c’è alcuna ufficialità al riguardo, si tratta, dunque, solo di un’indiscrezione. Ma che, nel caso si rivelasse effettiva, porterebbe ad un cambiamento significativo nella concezione dell’app stessa.
Detta in parole semplici, gli utenti dovrebbero avere la possibilità di servirsi di un nickname per farsi “trovare” senza dover, invece, fornire il proprio numero di telefono. Da qui si comprende il motivo per cui tale novità non solo sarebbe una vera e propria rivoluzione, ma sarebbe anche strettamente collegata alla privacy degli stessi.
Non essere costretti, infatti, a condividere il proprio numero sarebbe certo un passo non da poco. Basti pensare, per fare un esempio, ai tanti gruppi dei quali magari facciamo parte ma dei quali non conosciamo davvero tutti gli altri membri. Che altro sappiamo a riguardo?
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A quanto pare, gli usarname in questione potrebbero dover seguire una sorta di regolamento che si compone di criteri specifici. Un po’ come le moderne “password”, per intenderci, che devono rispondere a regole specifiche per essere valide.
Per fare qualche esempio, si parlerebbe di dover usare “almeno una lettera”, “massimo 30 caratteri”, l’impossibilità di “iniziare e finire il nickname con un punto” e simili.
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Niente di troppo complicato, dunque, se così dovesse essere. Ovviamente, come già specificato, non c’è alcuna ufficialità a riguardo: tale funzione sarebbe, al momento, in fase di sperimentazione nel programma Beta. Ciò che è certo, è che se tale opzione dovesse approdare su nostri smartphone, cambierebbe in modo netto e decisivo l’intero approccio all’app.