Torrone dei Morti: ecco perché la tradizione vuole che si mangi i primi due giorni di novembre

Una tradizione nei primi due giorni di novembre: al di là della bontà e del gusto cosa c’è dietro questa radicata e preziosa usanza.

Di tradizioni la Campania ne ha davvero tante. Si tratta soprattutto di credenze popolari, le quali fanno parte di una cultura molto radicata e ancorata alle tradizioni, al folklore ma soprattutto alla religione. La regione infatti ama molto festeggiare i riti religiosi e i santi con delle processioni e feste di paese le quali sono l’esempio di quanto sia importante per i campani “celebrare e ricordare”, in nome di un avvenimento importante oppure di un santo. Basti pensare alle processioni per festeggiare i vari santi protettori di ogni singolo paese i quali vengono venerati come delle divinità. E poi come non ricordare quello che accadde il giorno di San Gennaro – il 19 settembre – nella città di Napoli. Un rito molto importante per la Campania intera.

La tradizione del Torrone dei Morti
La tradizione del Torrone dei Morti (Credit: IG @torronelanticagrimaldi) – Abruzzocityrumors.it 

I fedeli si riuniscono nel Duomo di Napoli in trepida attesa che il sangue di San Gennaro – il Patrono della città –  si sciolga. Il periodo di novembre – in particolare i giorni del 1 e 2 novembre, rispettivamente il giorno per celebrare i santi e i morti – sono due date che raccolgono in sé tanta tristezza per coloro che non ci sono più. Ma nonostante il periodo di triste commemorazione dei defunti i campani hanno portato avanti una tradizione oramai radicata, ossia quello dei Torroni dei Morti. Oramai in ogni famiglia – in quei due giorni di novembre – non deve mancare un torrone a tavola, per rendere più piacevole e meno triste il ricordo dei cari che non ci sono più.

Il torrone: un omaggio simbolico ai defunti

Si tratta di una “dolce” della tradizione la quale riguarda in particolare la regione della Campania, dove nei primi due giorni di novembre vengono portati in tavola i Torroni dei Morti. Sono una gustosa specialità a base di cioccolato morbido in varie declinazioni e per tutti i gusti. Il nome tradizionale è quello di “O Murticciell” – in dialetto napoletano significa “il morto” –  per la sua forma particolare ossia quella di una bara, per rievocare i defunti ricordati soprattutto il 2 novembre – il giorno dei morti appunto.

La Tradizione del Torrone dei Morti
svelato il motivo dietro la tradizione (Credit: IG @torronelanticagrimaldi) Abruzzocityrumors.it 

Oltre a questo torrone classico dalla forma imponente e particolare, non mancano i classici torroncini – di dimensioni più piccole – ad arricchire le tavole dei campani in questi due giorni di novembre. Ma perché il torrone è il dolce indiscusso in questi giorni in cui si ricordano i defunti che non ci sono più? La risposta è molto semplice, la loro bontà e il loro incredibile gusto rendono le giornate di commemorazione dei defunti meno tristi. Esiste una credenza popolare la quale racconta che nei giorni del 1 e 2 novembre i bambini portavano i torroncini sulle tombe dei defunti, nella speranza che nella notte tra il 1 e il 2 novembre i defunti potessero tornare a fare visita. Quindi l’usanza del torrone è un modo per rendere omaggio ai defunti e rendere l’idea della morte più dolce.

 

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