Tieni lontano l’ictus con le raccomandazioni del cardiologo: non fare mai questi errori

Vuoi che l’ictus sia una lontanissima ipotesi per te? Ecco che cosa devi fare, queste sono le raccomandazioni dei cardiologi.

In pochi lo sanno ma qualche semplice accorgimento da usare nella vita di tutti i giorni vi permetterà di conservare la salute per più tempo. Iniziate fin da subito, soprattutto se siete individui soggetti ad essere colpiti da questa patologia che oltre che invalidante può essere anche letale. Essendo fulminea, poi, lascia anche poco tempo per intervenire.

Ictus sintomi attenzione
Tieni lontano l’ictus con le raccomandazioni del cardiologo: non fare mai questi errori-Abruzzo.cityrumors.it

Prevenire in questo caso è ancora molto più importante di quello che si può pensare. Le cure, infatti, per quanto all’avanguardia spesso non permettono di tornare ad una vita normale dopo essere stati colpiti da un ictus. La vera arma vincente contro questa malattia sembra quindi essere sempre la stessa: ovvero, la prevenzione ottenuta attraverso la diminuzione dei fattori di rischio.

Ecco quindi di seguito le semplici 7 regole del cardiologo da seguire. Ovviamente, questo articolo ha un scopo divulgativo e non può certo sostituirsi al parere di un professionista qualificato. Per questa ragione, prima di prendere qualunque iniziativa consultate sempre il vostro medico di fiducia che saprà sicuramente darvi il consiglio più giusto per stare bene il più a lungo possibile. Non sottovalutate questa patologia: essa, infatti, resta una delle prime causa di morte dopo le malattie coronariche.

Ictus: come riconoscerlo, come evitarlo

L’Ictus è una delle principali cause di morte al giorno d’oggi sia nei paesi industrializzati che in quelli più poveri. La prima cosa da fare è imparare a riconoscerlo per ricorrere subito all’aiuto del Pronto Soccorso più vicino. Per riconoscere i sintomi di questa patologia basta ricordarsi l’acronomimo inglese FAST (Face, Arms, Speech, Time). In altre parole, se fate fatica a ridere, avete della debolezza a un braccio, difficoltà di parola e tempo per chiamare aiuto, questi sono tutti sintomi di un ictus. Ridurre il rischio di avere questa patologia oggi è possibile, e per di più alla portata di tutti.

Ictus non sottovalutare prevenzione
Attenzione alla prevenzione, non la sottovalutare mai-Abruzzo.cityrumors.it

Occorre molta forza di volontà ma queste sono soluzioni che se applicate alla vita di tutti i giorni possono portare numerosi vantaggi alla salute. Si tratta di raccomandazioni del cardiologo, alcuni delle quali sarebbe bene metterle in atto fin dalla giovane età.

Prima si applicano, infatti, più si riduce il rischio di sviluppare un questa malattia e così si evitano anche le sue conseguenze: cioè, la morte ma anche paraplegia, tetraplegia, paresi, perdita di controllo della vescica, parkinsonismo, demenza vascolare.

Esistono due tipologie di ictus: ischemico e transitorio ma anche i cosiddetti TIA che sono degli attacchi ischemici transitori che vengono considerati delle spie di disagio del corpo e che possono essere un segnale di un possibile ictus vero e proprio nel futuro.

Attenzione all'ictus
Tanti fattori possono causare l’ictus-Abruzzo.cityrumors.it

Ci sono cause genetiche non possiamo modificare ma però esistono anche dei fattori di rischio che possiamo modificare. Ecco, dunque, i 7 consigli fondamentali per prevenire un ictus da mettere in pratica:

  • modificare il proprio stile di vita in modo da non passare troppo tempo sdraiati oppure seduti
  • evitare la pressione alta che è il fattori di rischio di ictus più grande. Si tratta di un killer silenzioso che però ogni anno miete tante vittime
  • fare controlli di routine prescritti dal proprio medico
  • evitare di fumare visto che questo è un fattore di rischio di ictus e malattie cardiache
  • evitare di bere troppo alcool
  • una dieta corretta eliminando cibi ricchi di zuccheri, sale e grassi saturi
  • prestare attenzione al freddo

Adesso che conosci tutte queste informazioni sta solamente a te. Ricorda, come abbiamo detto anche all’inizio chiedi sempre il parere al tuo medico curante.

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