L’ondata di caldo record che in questi giorni ha colpito il nostro Paese ha messo a dura prova gli italiani, anche di notte.
Difendersi dal caldo afoso dell’estate italiana è tutto fuorché facile: le temperature raggiungono ormai livelli record già dai mesi primaverili, e diventa sempre più difficile riuscire a trovare refrigerio e conforto non solo nelle lunghe giornate estive, ma nelle notti che risultano se possibile ancora più sfidanti.
Chi possiede un climatizzatore in casa, in realtà, ha la possibilità di trovare conforto e refrigerio tanto nelle ore calde della giornata tanto in quelle notturne: accendere il condizionatore e rinfrescare l’aria di casa, anche senza tenere acceso il macchinario tutto il giorno, rappresenta un bel sollievo. E se il condizionatore non fa parte della dotazione elettronica della casa, ci sono sempre i ventilatori che, sebbene smuovano solo l’aria già presente in casa, comunque in qualche modo aiutano a sentire un po’ di frescura.
Il problema più grande, rispetto a questo caldo, tuttavia, sembra essere legato non tanto alle ore diurne, quanto piuttosto a quelle notturne, quando l’afa che non molla la presa nemmeno dopo il calare del sole continua imperterrita a disturbare le serate e le notti, facendo sì che il sonno risulti spezzettato e poco riposante.
Come riposare al meglio durante le calde notti estive
Le temperature esterne molto alte che persistono anche la notte nell’estate italiana sono una delle principali cause della pessima qualità del riposo notturno. Questo perché il troppo caldo impedisce al corpo umano di effettuare la sua naturale e fisiologica termoregolazione, e di conseguenza non aiuta ad addormentarsi né a dormire bene una volta riusciti a prendere sonno.
Di norma infatti, un paio di ore prima di andare a dormire la temperatura corporea scende di uno o due gradi, come spiegano gli studiosi dell’Università della Pennsylvania, aiutando il corpo a raggiungere la temperatura ideale per arrivare alla fase profonda del sonno, quella che fa riposare bene. Ma se questo non avviene a causa dell’afa, il sonno risulterà spezzettato e poco ristoratore.
Gli esperti consigliano, per cercare di risolvere il problema, di rinfrescare la camera da letto il più possibile prima di andare a dormire. Andare a coricarsi in una camera fresca infatti aiuta il corpo a rilassarsi e raggiungere la temperatura ottimale a favorire un sonno riposante. Quindi sì ai condizionatori d’aria prima di andare a letto, o ad accendere i ventilatori, per aumentare il flusso d’aria che passa sopra la superficie del nostro corpo ed aiutarlo a scaricare il calore.