Stiamo vivendo un autunno soleggiato, ma comunque fresco e nelle case accendere i termosifoni può essere un piacere: attenzione a quando farlo però!
L’estate di San Martino ci sta regalando un autunno dalle giornate soleggiate e serene ma allo stesso tempo fresche. E se durante il giorno, col sole splendente, si sta bene, appena ci spostiamo all’ombra o il sole cala dietro l’orizzonte cominciamo a sentire freddo.
Questo problema è ancora più evidente nelle case, che ormai si sono raffreddate e dunque necessitano del riscaldamento per mantenersi entro certe temperature. La questione riscaldamento, però, porta con sé non poche problematiche.
Innanzitutto bisogna considerare la questione economica: il costo delle utenze nel corso degli ultimi anni è aumentato tantissimo e molte famiglie devono prestare attenzione a quanto e come usare il riscaldamento per non ritrovarsi a pagare bollette dalle cifre astronomiche.
Se vuoi accendere il riscaldamento controlla in che zona vivi: non è detto che tu possa farlo già
In secondo luogo bisogna considerare la questione ambientale: non è un segreto, infatti, che i nostri riscaldamenti domestici contribuiscano all’inquinamento. Sia consumando fonti di energia non rinnovabile, sia inquinando l’atmosfera con gas serra. In base ai vari tipi di riscaldamento, ad esempio a pompa di calore o tradizionale, tali emissioni possono variare.
Ed è proprio per questa ragione che non si può fare un uso indiscriminato del riscaldamento domestico, ma piuttosto bisogna attenersi ad alcuni obblighi e linee guida imposti dalle autorità statali, regionali o comunali.
Più nello specifico il calendario per l’accensione dei riscaldamenti varia in base alle varie zone. Esse sono distinte in: zona A, B, C, D, E, F. Nelle zone A e B i termosifoni potranno essere accesi solo a partire dal 1° dicembre e fino rispettivamente al 15 marzo e al 31 marzo 2025. In zona A il limite massimo giornaliero è di 6 ore, mentre nella B di 8.
In zona C i riscaldamenti sono accesi dal 15 novembre e fino al 31 marzo del prossimo anno, per un massimo di 10 ore al giorno. In zona D i caloriferi sono accesi già dal 1° novembre e fino al 15 aprile 2025, per massimo 12 ore al giorno. La zona F usa i riscaldamenti già dal 15 ottobre e potrà tenerli accesi fino al 15 aprile, per un massimo di ben 14 ore al giorno.
Una menzione speciale va alla zona F, dove non sono presenti restrizioni sull’accensione dei riscaldamenti. Si tratta di aree in cui i riscaldamenti possono essere accesi anche durante tutto l’anno, per via delle temperature piuttosto basse che raggiungono. In zona F troviamo ad esempio le province di Cuneo, Belluno o Trento.
Infine bisogna tenere presente che non rispettare questi limiti può non solo creare danno all’ambiente, ma anche alle nostre tasche. Si è infatti soggetti a multe piuttosto salate, che possono andare da un minimo di 500 euro a un massimo di 3mila euro. A queste cifre possono inoltre sommarsi ulteriori sanzioni in caso di recidiva o in base alle proprie direttive locali.