Le riunioni di condominio sono obbligatorie? E cosa succede se non vi prendiamo parte? Tutti i rischi, e come evitare di correrli.
Le riunioni di condominio, per quei pochi fortunati che non sanno cosa siano, sono assemblee formate da tutti i proprietari di appartamenti ubicati all’interno di uno stesso stabile. Tali assemblee vengono convocate periodicamente per varie motivazioni.
Nel corso di tali incontri, che spesso portano anche a litigi di una certa importanza, l’assemblea dei condomini si esprime su questioni che riguardano la collettività è che devono essere annunciate alcuni giorni prima dell’assemblea, attraverso una comunicazione ufficiale che è responsabilità dell’amministratore di condominio diramare a tutti i condomini.
Una volta ricevuta la comunicazione di un’assemblea straordinaria, un condomino ha due scelte: partecipare, perché i punti all’ordine del giorno sono di suo interesse, oppure non partecipare perché non vuole o non può. In questo secondo caso un condomino che non può prendere parte all’assemblea può delegare un altro condomino che invece sarà presente ed affidare a lui i suoi voti sui vari punti all’ordine del giorno.
L’assemblea di condominio ha il dovere e il diritto di stabilire norme di comportamento generale da aggiungere al regolamento già in vigore, potrà inoltre deliberare sull’esecuzione di lavori all’interno o all’esterno del condominio, ma comunque su aree condivise, e molto altro.
Cosa succede se non si partecipa all’assemblea di condominio?
Prima di tutto è bene precisare che l’assemblea di condominio è obbligatoria, nel senso che per legge dev’essere indetta in ogni condominio d’Italia almeno una volta l’anno. Oltre all’assemblea annuale, che è considerata assemblea ordinaria, ogni condomino o l’amministratore avrà il diritto di richiedere un’assemblea straordinaria ogni qual volta se ne presenterà la necessità.
Sia per le assemblee straordinarie sia per le assemblee ordinarie sarà necessario comunicare ai condomini non solo la convocazione ma anche tutti i punti da discutere durante l’assemblea almeno 5 giorni prima del giorno fissato per l’assemblea straordinaria.
Se è obbligatorio indire le assemblee di condominio non è mai obbligatorio parteciparvi, nemmeno a quella ordinaria, cioè a quella annuale. Chi non partecipa alle assemblee non può essere perseguito, punito e nemmeno essere soggetto a un classico “rimprovero bonario” come quelli che l’amministratore è tenuto a farei ai condomini che non rispettano il regolamento.
Il rischio però è che l’assemblea dei condominio potrebbe approvare spese che anche il condomino assente sarà tenuto necessariamente a sostenere. Non partecipare alle assemblee di condominio, quindi, significa finire in balìa del resto dei condomini e doversi semplicemente attenere alle loro decisioni.