C’è un errore che molti commettiamo in inverno e che può peggiorare quei fastidiosi doloretti che conosciamo bene: è il momento di cambiare abitudini.
Quando fuori c’è un freddo gelido, magari accompagnato da pioggia, neve e vento, ecco che l’idea di starcene a casa, al caldo, avvolti in strati di coperte e sprofondati nel divano ci sembra più allettante che mai. Eppure, a quanto pare, c’è qualcosa a cui dovremmo prestare molta attenzione per il benessere e la salute del nostro corpo: meglio cambiare abitudini, questo errore comune può peggiorare le cose.

Se è vero che, durante la stagione invernali, i principali malanni con cui ci ritroviamo a fare i conti sono spesso influenza, raffreddore, mal di gola e simili, non dobbiamo dimenticare che ci sono altri fastidi che potremmo dover fronteggiare a causa del freddo. E, spesso, con un comportamento sbagliato, potremmo essere noi stessi a peggiorare la situazione.
Attenzione a questo errore in inverno: potrebbe peggiorare il fastidio
Ad alcuni di noi basta il primo accenno di calo delle temperature per ritrovarsi ad avere a che fare con una serie di fastidi. Rigidità muscolare, con conseguente dolore alle articolazioni sono tra i più comuni. A quanto pare, però, se è vero che proprio il freddo sarebbe, in parte, responsabile di tali “fenomeni”, bisognerebbe mettere in conto anche un nostro preciso comportamento che andrebbe solo a peggiorare la situazione.

In che modo? Ebbene, il freddo provocherebbe, in risposta dal nostro corpo, una reazione precisa: l’irrigidimento, volto a proteggersi. Il problema, però, sorge quando noi “assecondiamo” tale risposta, limitando sempre di più il movimento. Volendolo dire in termini semplici, meno ci muoviamo, più il nostro corpo tenderà ad irrigidirsi, con la conseguenza di rischiare di peggiorare quei tipici “doloretti” che durante la stagione invernale non tardano a fare capolino.
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Freddo e movimento, a cosa fare attenzione
Dunque, per non alimentare il circolo vizioso che si viene a creare – freddo, rigidità, poco movimento, peggioramento della rigidità – l’ideale sarebbe cambiare abitudini. E, quindi, assicurarsi di mantenere il corpo elastico con piccoli esercizi quotidiani, semplicemente “muovendoci”.

Ciò non significa, come avrebbe spiegato il fisioterapista Pietro Marconi, trasformarsi in degli atleti. Basterebbero piccoli gesti, anche e soprattutto al risveglio al mattino, quando tali fastidi sembrano essere più acuti.
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Ad esempio, come suggerito dall’esperto, prendere l’abitudine di sollevare una gamba tenendola tesa per cinque secondi e poi fare lo stesso con l’altra mentre ci laviamo i denti. O fare un po’ di stretching dei polpacci in attesa della colazione: un passo avanti su di una distanza di 30/40 centimetri, ginocchio anteriore flesso e l’altra gamba tesa, mantenendo la schiena dritta.