Mentire è qualcosa che capita a tutti nella vita, di tanto in tanto: a quanto pare, questi 5 segnali non sarebbero da sottovalutare.
Dire una bugia, di tanto in tanto, sarà capitato a tutti nella vita, fin da bambini. E, per quanto crescendo impariamo l’importanza dell’onestà e della verità, c’è da ammettere che, in alcune circostanze, mentire può sembrarci l’unica soluzione. Che sia a fin di bene o per cavarci fuori da situazioni imbarazzanti, dannose e simili, a quanto pare ci sarebbero 5 segnali che accomunano la “menzogna”.
Certo, è bene ricordare che non si può fare di tutta l’erba un fascio e che, ovviamente, ci sono bugie e bugie. Così come che ognuno di noi è diverso e, di conseguenza, parla, agisce, pensa e si comporta in un modo unico e soggettivo. Secondo lo psicologo Richard Wisman, tuttavia, ci sarebbero 5 segnali di nervosismo che tradirebbero chi non sta dicendo la verità.
Segnali che sta mentendo, quali sono secondo l’esperto
Chiunque avrà detto una bugia nel corso della sua vita potrà trovarsi d’accordo o meno, ma c’è da riconoscere che, nel momento in cui mentiamo, ne siamo perfettamente consapevoli e, volontariamente o meno, ci troviamo a fare i conti noi stessi con le nostre parole.
Ognuno reagisce, ovviamente, a suo modo: c’è chi è capace d mantenere il sangue freddo senza scomporsi e chi, invece, teme di essere scoperto e si comporta di conseguenza. A quanto pare, sarebbero in particolare 5 i segnali a cui far caso quando si ha il dubbio riguardo ad una possibile bugia che ci stanno raccontando.
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A cosa fare attenzione se pensi che stia mentendo
Il primo segnale da notare sarebbe l’impersonalità di un racconto. Per prendere le distanze dalla bugia, il narratore userebbero un linguaggio impersonale, preferendo i pronomi ai nomi propri e si riferirebbero raramente a loro stessi.
Il secondo segnale sarebbe la mancanza di gestualità. Essendo concentrati sulla bugia, le persone tenderebbero a muoversi poco, tenendo ferme braccia e gambe al contrario di come, invece, accade solitamente.
Il terzo segnale riguarderebbe gli intercalari o, meglio, le esitazioni. Potrebbero, pare, confondere i termini o “inciampare” sulle parole, ma anche usare spesso “hmm” come se avessero bisogno di riflettere prima di continuare.
Il quarto segnale, che segue il precedente, prende in considerazione le pause. Proprio perché hanno bisogno di riflettere su cosa stanno per dire, le persone intente a mentire farebbero diverse pause prima di continuare a parlare.
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Il quinto e ultimo segnale, infine, sarebbe la mancata risposta alle domande. Le persone che mentono apparirebbero evasive e cercherebbero di cambiare argomento, così come porrebbero a loro volta una serie di quesiti per glissare.
