I fornelli a gas sono destinati a diventare ben presto un ricordo nelle nostre cucine, questo dovrà accadere per un motivo ben preciso e importante.
La cucina è uno dei locali in cui si trascorre diverso tempo, a volte anche più del salotto, specialmente se si fa ritorno a casa la sera più tardi rispetto al previsto. È proprio per questo che la sicurezza non può che essere determinante, a causa della necessità di maneggiare i fornelli a gas, comodi da usare, ma che possono nascondere insidie se dovesse esserci anche solo una semplice distrazione.
Pensare di non averli più e scegliere qualcosa di alternativo può essere difficile da comprendere, invece questo sembra essere il destino che ci attende per un motivo ben preciso: preservare la salute di chi vive in casa. Questi risultano essere infatti tra le principali fonti di inquinamento domestico, problema che tende a essere sottovalutato, ma che può arrivare a causare addirittura più di diecimila morti l’anno secondo le ultime stime.
I fornelli a gas spariranno dalle cucine: ecco perché
Escludere del tutto la possibilità di incorrere in incidenti tra le mura di casa è impossibile, ma grazie ad alcune semplici azioni il numero potrebbe essere ridotto. Un importante passo avanti potrebbe essere compiuto eliminando i fornelli a gas, che può produrre alti livelli di biossido di azoto, un gas sottoprodotto della combustione ad alte temperature.
Respirare continuamente questa sostanza, specialmente per chi vive in città dove è alto anche l’inquinamento presente nell’aria, è davvero nocivo: si può andare incontro a una riduzione delle funzionalità dei polmoni e ad asma. I disturbi possono poi aumentare se già si soffre di problemi respiratori e cardiovascolari.
A mettere in evidenza il problema è uno studio effettuato recentemente da un team di ricercatori della Facultat de Ciències de la Salut dell’Universitat Jaume I, che ha preso in esame quello che accade nelle case di 14 Paesi europei, tra cui l’Italia, dove si è scoperto che i fumi emessi dai fornelli a gas si combinano con l’inquinamento atmosferico esterno, superando le linee guida stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il biossido di azoto (NO₂).
Le morti generate da questo gas sarebbero oltre 40 mila nel nostro Continente, ai vertici c’è però l’Italia, seguita da Polonia, Regno Unito e Romania. Numeri comw questi non sono casuali, queste sono le realtà in cui questo tipo di tecnologia in cucina è ancora fortemente diffusa.
I rischi diventano maggiori soprattutto quando i tempi di cottura diventano prolungati (per alcuni cibi possono essere necessarie anche diverse ore) e nei locali in cui la ventilazione è ridotta. Fare qualcosa di tangibile per ridurre la portata del fenomeno è più che mai determinante, per questo l’Unione Europea punta a sensibilizzare i cittadini sui benefici che si possono ottenere con i fornelli elettrici.
Si punta inoltre a inserire l’obbligo di inserire etichette sui fornelli per segnalare i rischi di inquinamento e a realizzare campagne ad hoc volte a spiegare quali sono i pericoli che si possono correre semplicemente quando si preparano i pasti.
Altrettanto utile può essere l’acquisto di un purificatore ad aria con un filtro opzionale per gas e odori o l’inserimento di cappe che scaricano verso l’esterno, impedendo all’aria nociva di circolare nella stanza.