Secondo una recente indagine, cresce l’aspettativa di vita in Italia e si vive più a lungo soprattutto in alcune regioni del nord, anche se sono le Marche ad avere il record di ultracentenari
Cresce l’aspettativa di vita degli italiani con alcune differenze territoriali. Secondo gli ultimi dati forniti dall‘Istituto nazionale di statistica italiano, i centenari residenti in Italia sono 17.177, l’83,4% dei quali costituito da donne. Sappiamo oramai da anni che, a causa di un deciso calo delle nascite, il nostro paese è diventato un paese per anziani, ma forse in pochi immaginavano che una buona percentuale è riuscita a superare la meravigliosa quota dei cento anni.
Con l’aumento della longevità, in Italia sta emergendo una fascia di popolazione che, in media e a differenza del passato, gode di buona salute, ha un’importante esperienza a livello lavorativo e tempo ed energie da mettere a disposizione del Paese sotto diverse forme. L’aumento della popolazione anziana continuerà a essere repentino e, tra il 2040 e il 2045, raggiungerà il 33 per cento del
totale.
L’elisir dell’eterna giovinezza
Oramai per convenzione gli anziani sono identificati nelle persone dai 65 anni in su, anche se la corrispondenza con l’età anagrafica è superata dai cambiamenti negli stili di vita, nella partecipazione attiva sociale e culturale, nel grado di autonomia e nelle migliorate condizioni di salute. Oltre agli sviluppi scientifici, uno stile di vita sano ha dimostrato di essere fondamentale per raggiungere una longevità in buona salute. Una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e la gestione dello stress sono solo alcune delle abitudini che possono favorire una vita più lunga e migliore. La crisi delle nascite ha portato in Italia a un progressivo invecchiamento della popolazione e, secondo gli ultimi dati, poco più di 17mila italiani residenti hanno superato quota 100 anni di vita. Un dato piacevolmente sorprendente. Nell’indagine condotta dall’Istat, emerge uno spaccato di una diffusa longevità della popolazione italiana, ma con differenze non soltanto tra nord e sud. Ad esempio i dati più recenti segnalano che gli uomini nel Nordest alla nascita hanno 81,6 anni di speranza di vita, mentre le donne arrivano a vivere fino a 85,9. Nel Sud Italia, invece, gli uomini si piazzano a 80,2 anni e le donne a 84,5. Ma soprattutto, mentre nel Nordovest e nel Centro l’aspettativa per le donne è uguale (85,5 anni), quella degli uomini cala leggermente da 81,3 anni nel primo caso e 80,1 nel secondo.
Le donne vivono più a lungo
Tutti i dati dell’indagine portano a pensare che le donne vivano comunque più a lungo degli uomini, soprattutto se prendiamo in esame le persone che riescono a superare la fatidica quanto meravigliosa quota 100 anni di vita. Infatti, sempre secondo l’istituto di statistica, si contano in Italia 17.177 ultracentenari, di cui le donne costituiscono addirittura l’83% dei casi. Inoltre la maggior parte delle persone con almeno 105 anni di età risiede nel Nord Italia: 284 nel Nord-ovest e 243 nel Nord-est, al Sud 238, al Centro 225 e nelle Isole 121. Il primato assoluto di longevità in Italia comunque appartiene alla Provincia autonoma di Trento che arriva alla media di 82,2 anni per l’aspettativa di vita tra gli anziani. Sugli altri gradini del podio virtuale si piazzano l’Umbria con 81,9 anni e la Provincia di Bolzano che si ferma “solo” a 81,8 anni di media. Se le Marche si confermano in assoluto la regione dove “sembra più facile” arrivare a superare i cento anni di vita, l’Abruzzo invece si piazza a centro classifica per longevità della propria popolazione, subito dietro le regioni del centro nord Italia, ma davanti a tutte quelle del sud. La maglia nera per l’aspettativa di vita resta ancora ad appannaggio della regione Campania.
