A prima vista potrebbe sembrare gelsomino, ma in realtà si tratta di un altro fiore. Ecco i trucchi per riconoscerlo e distinguerlo.
Il gelsomino è il fiore di una pianta che appartiene alla famiglia delle Oleaceae particolarmente apprezzata per decorare giardini e balconi. È una pianta rampicante con piccoli fiori bianchi dall’odore forte, persistente e particolarmente intenso e caratteristico.
Resistente anche alle basse temperature e al gelo, il gelsomino cresce bene in tante zone d’Italia e si può trovare allo stato selvatico con una nascita spontanea anche in condizioni impervie. Il gelsomino ha un fiore molto simile con cui spesso viene confuso. Si tratta di quello che viene definito il falso gelsomino, ma che ha un nome ben preciso.
Quali sono le note comuni e le differenze che intercorrono tra i due fiori? Ecco come distinguerli e capire cosa si ha davanti.
Differenze e similitudini tra gelsomino e rincospermo
Con molte similitudini, ma anche delle differenze sostanziali, c’è il rincospermo, molto somigliante, appunto, ma da non confondere con il gelsomino.
Il rincospermo viene detto anche falso gelsomino o gelsomino rampicante ed è anch’esso ha un fiore molto profumato. Le due piante si differenziano prima di tutto per l’appartenenza alla due diverse famiglie botaniche, ma anche per la forma dei fiori e delle foglie, seppure simili, e per altri elementi come il tipo di coltivazione, la crescita e l’uso che se ne fa.
Il gelsomino ha fiori bianchi con foglie larghe e regolari. Al contrario le foglie del rincospermo sono nettamente più piccole e sempreverdi. Chiamato anche gelsomino stellato o gelsomino cinese, sono davvero vari i nomi dati dal rincosperno, ufficialmente il termine botanico è Trachelospermum jasminoides.
È più robusto del gelsomino e si coltiva più facilmente. Resiste alle basse temperature e anche alle gelate notturne. Come il suo simile la fioritura avviene in primavera ed estate e questo è un tratto comune che favorisce la confusione tra i due, così come il forte profumo che si estende in modo prorompente e inebriante.
Il fiore di rincospermo però ha petali più stretti e tubolari e una forma stellata, generalmente in numero di 5, al contrario di quelli più larghi e in numero di 6 del gelsomino. Anche il colore cambia, perché mentre il gelsomino è nettamente bianco, il rincosperno assume una colorazione che va dal bianco al rosa. La differenza sta anche nelle foglie: più lanceolate per il primo e più ovali e con il bordo intero per il secondo.
È importante distinguere i due tipi di fiori perché mentre l’essenza del gelsomino non è tossica, ma anzi può essere anche benefica, quella del rincosperno è nociva. L’olio essenziale che ne deriva nel primo caso può essere usato, nell’altro no perché contiene sostanze dette alcaloidi, fortemente dannose per l’organismo umano e animale. È bene quindi non respirare profondamente l’essenza di rincosperno e tenere gli animali domestici alla larga da questa pianta.