Spesso si sottovaluta il costo della pausa pranzo, ma sta diventando sempre più cara. Scopriamo cosa mangiare in ufficio e risparmiare
Sappiamo bene che dopo lo scontro tra Russia e Ucraina è scoppiata l’inflazione nel nostro paese e i prezzi sono aumentati all’improvviso. Ovviamente a tutto questo non eravamo preparati ed è cominciata la preoccupazione e il malessere generale. Ovviamente a risentirne di più sono state le famiglie più numerose e finanziariamente più precarie. Fortunatamente non è mancato l’aiuto da parte del Governo Meloni.
Sono infatti stati erogati bonus spesa come la Carta Acquisto e la Carta Dedicata a te. Queste card permettono di acquistare beni di prima necessità ma solo a chi ha un reddito entro i 15.000 euro. Un altro bonus molto gettonato in questo periodo è il bonus benzina, di circa 80 euro, erogato per le persone meno abbienti. Chi non rientra nei requisiti delle indennità statali, deve porre in atto accortezze e accorgimenti soprattutto quando si va al supermercato. Quando si fa la spesa infatti, bisogna stare lontani dai vari tranelli dei negozianti.
Non mancano infatti le strategie di marketing che attirano i consumatori e spendere di più. La parola d’ordine è quindi risparmiare, ma non solo al supermercato. Bisogna fare una lista spesa solo dello stretto necessario, evitare di fare sempre colazione al bar. Prediligere la cucina di casa piuttosto che il delivery e per la pausa pranzo invece? Effettivamente chi lavora in ufficio non ha sempre tempo di mettersi ai fornelli e cucinarsi il pranzo. Sono numerose le persone che spendono tanto o che mangiano in modo sbagliato, trascurando i nutrienti.
La pausa pranzo è sempre più cara: cosa mangiare?
Un pasto fuori a pranzo può costare circa 15 euro, l’8% rispetto al pre-pandemia. I prodotti di una tavola calda sono aumentati di circa l’11% rispetto al 2019. La rivelazione è dell‘Osservatorio Nazionale Federconsumatori che ha confrontato i prezzi del supermercato. Un pasto equilibrato che deve contenere cereali, pasta, riso, pane, verdure. Proteine di origine animale o di origine vegetali.
Per questo un pasto equilibrato potrebbero essere piadine e panini. Quello che va tolto sono le salse perché sono ricchi di calorie senza apporto nutrizionale. È invece importante scegliere anche il pane, che è meglio mangiarlo senza sale in modo da tenere sotto controllo l’ipertensione. Chi ha invece problemi di diabete, sarebbe bene che mangiasse pane integrale. Sia nel panino che nella piadina è sufficiente che ci sia la parte proteica, quindi affettati magri, tonno o salmone così come l’hummus o la frittata. È altresì fondamentale aggiungere verdura come insalata, melanzane e zucchine, ovviamente non fritte.
Si potrebbe puntare anche ad un tramezzino, ovvero un desk eating, ma sempre leggero come il prosciutto, il tonno e il formaggio. Si può anche aggiungere della frutta o del cioccolato fondente. Meglio mangiare però almeno due tramezzini, perché solo uno non farà altro che aumentare il senso di fame. Per la pausa pranzo possiamo optare anche per sushi e sashimi che è light e ha poche calorie. Ovviamente la sera bisognerà poi puntare ai carboidrati per puntare a una dieta equilibrata.
Non dimentichiamoci dell’insalata mista che può essere presa sia al bar che a casa. meglio optare per quelle che hanno un solo prodotto proteico come le uova oppure il tonno, così come la carne o il tacchino.