L’origine del dolce abruzzese più famoso al mondo: le sise delle monache nascondono una storia interessante

Un nome davvero particolare che può suscitare anche ilarità, le sise delle monache sono il dolce abruzzese più rinomato nel resto d’Italia e nel mondo. La sua origine è molto dibattuta, infatti esistono ben tre tesi diverse che cercano di spiegarla.

Il nome sise delle monache appare chiaro a cosa si riferisca, ovvero alle mammelle delle monache, data la loro forma che ricorda proprio quella parte anatomica. Perché si chiamano proprio così? L’origine di questo dolce è dibattuta e ha generato varie tesi, tutte con una loro logica.

pasticcere che impasta
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Il dolce abruzzese, tipico di Guardiagrele, è famoso in Italia e nel resto del mondo; la sua preparazione è semplice, anche se l’assenza del lievito fa sì che si debba fare molta attenzione. La ricetta originale prevede pochi ingredienti, ma il sapore però è davvero eccezionale. Vediamo insieme perché le sise delle monache si chiamano così e come si preparano.

Sise delle monache, il dolce abruzzese dall’origine incerta

Tre punte su cui lo zucchero a velo viene spolverato come quando nevica sulle alte montagne d’Abruzzo. Le sise delle monache hanno questa forma caratteristica che dà loro il nome, ma la loro origine rimane incerta. Le tesi più accreditate sono tre, nessuna delle quali prevale sull’altra.

sise delle monache
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La prima teoria dice che le monache, in tempi non ben precisati, probabilmente nel Medioevo, mettessero della stoffa tra i due seni, creando così una terza protuberanza (per questo il dolce avrebbe tre punte), in modo da far sembrare il petto più piatto, più aderente al resto del corpo.

La seconda teoria non parla di monache, infatti si riferisce perlopiù all’altro nome con cui è conosciuto il dolce, ovvero Tre Monti. Secondo questa tesi, infatti, le tre punte starebbero a simboleggiare i tre massicci più imponenti dell’Abruzzo: Gran Sasso, Maiella e Sirente-Velino.

La terza teoria è la meno fantasiosa: le sise delle monache si chiamano così semplicemente perché, come spesso accadeva, la ricetta originale sarebbe stata inventata in un luogo di culto, in un monastero, dalle monache. La parola “sise” sarebbe stata aggiunta dopo data appunto la forma del dolce.

In ogni caso, le sise delle monache sono buonissime e si preparano con pochi ingredienti: tuorli d’uovo, albumi da montare, zucchero. L’impasto prevede solo questo, niente lievito, infatti per far sì che il risultato finale sia morbido è necessario stare attenti a come viene incorporata l’aria. Vengono messe nel forno, poi farcite con crema pasticcera e spolverate con abbondante zucchero a velo.

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