Morta o semplicemente addormentata? Attenzione prima di dare per spacciata la tua piantina

Quando la pianta appare in un certo modo può sembrare morta, ma in realtà può essere soltanto addormentata: come capire in che condizione è?

C’è chi ha una naturale tendenza ad avere il cosiddetto “pollice verde” e quindi ad occuparsi brillantemente delle piante e chi fa più fatica. Ma si può imparare a curare le piante e a saper distinguere esattamente in quali condizioni si trovano.

Piante dormenti come riconoscerle
Morta o semplicemente addormentata? Attenzione prima di dare per spacciata la tua piantina-Abruzzo.cityrumors.it

Spesso infatti, quando vediamo qualcuna delle piantine che abbiamo in casa con le foglie all’ingù, in un aspetto tutt’altro che florido pensiamo subito che la pianta sia morta. In realtà non è sempre così: è anche possibile che stia solo dormendo. 

Può sembrare strano, ma è un’eventualità che può succedere. Anche le piante infatti alternano momenti di veglia e di riposo nella necessità di una rigenerazione naturale che dopo un po’ di tempo avviene. Scopriamo come distinguere questa fase e capire l’effettivo stato di salute di piante e arbusti.

Come scoprire se la pianta è morta o sta solo dormendo: le cose da osservare

Per comprendere se realmente una pianta ha concluso il suo ciclo vitale e non si può più far niente per rimetterla in sesto o se è ancora viva e sta solo riposando è importante puntare l’attenzione su alcuni dettagli. 

Bisogna considerare innanzitutto che la dormienza delle piante è uno stato di riposo o di ridotta attività metabolica ed avviene quando una pianta non sta crescendo in modo attivo. In questa fase le foglie si presentano all’ingiù come fossero appassite e talvolta secche e anche gli steli appaiono morti.

Piante dormenti quali sono
I modi per comprendere se le piante sono morte o stanno dormendo – Abruzzo.cityrumors.it

Per alcune settimane, ma anche per qualche mese, potrebbe verificarsi che non si formano nuove foglie. Questo accade principalmente alle piante perenni che in determinati periodi dell’anno come l’inverno entrano in un periodo di dormienza.

Si tratta di una strategia di sopravvivenza naturale che serve loro per risparmiare energie e risorse e garantire condizioni di crescita migliori in un secondo momento. In condizioni metereologiche di caldo o di freddo estremo, di siccità, di luce ridotta o di scarso nutrimento nel terreno e anche per lo stress che possono provocare parassiti, erbivori o malattie le piante vanno in una specie di letargo.

Sono soggetti alla dormienza i bulbi di fiori come tulipani, gigli e narcisi, le erbe da prato e le erbe decorative. Possono dormire anche gli arbusti come le ortensie, le azalee, la spiraea e la forsizie, così come le begonie, le cipolle rampicanti, l’amarillide e i ciclamini.

Può non essere facile distinguere una pianta dormiente da una morta. Bisogna analizzarla e vedere se ci sono tessuti verdi e vivi e gemme su rami e foglie. Nei cespugli spezzando un piccolo rametto, se è ancora flessibile vuol dire che c’è vita.

È importante osservare le radici: se sono sode e hanno un colore chiaro e un odore fresco e terroso vuol dire che la pianta è ancora viva. Per rivitalizzarle è bene procedere ad inserire un buon fertilizzante e continuare a curarle assicurando loro le giuste condizioni quanto ad acqua, luce e fonte di calore adeguata.

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