L’aria condizionata è molto diffusa nelle case degli italiani, ma qual è l’errore da evitare per non ritrovarsi bollette fuori controllo?
Le temperature torride e che per settimane non accennano a calare spingono un numero crescente di persone ad investire nell’acquisto di un condizionatore. L’aria condizionata, del resto, non solo abbatte rapidamente la temperatura degli ambienti domestici ma consente anche di deumidificare l’aria rendendo le stanze di casa più vivibili.
Con le estati secche diventate ormai un lontano ricordo, questa caratteristica del condizionatore è molto apprezzata in quanto consente, anche al lavoro, di svolgere le attività quotidiane senza soffrire l’afa e sudare costantemente. L’aspetto economico però deve essere tenuto in considerazione e, a tal proposito, esistono degli errori che bisogna conoscere ed evitare per non ritrovarsi a dover spendere cifre estremamente elevate.
Errori da evitare con l’aria condizionata: si rischia di spendere tanto
Come, dunque, evitare il salasso in bolletta con l’aria condizionata riuscendo comunque a sfruttarla per rimanere al fresco? Effettivamente nel momento in cui si decide di accendere il condizionatore sarebbe bene prestare attenzione ad una serie di accorgimenti che potrebbero sembrare ininfluenti ma che vi consentiranno di risparmiare moltissimo. Utilizzando l’aria condizionata in maniera intelligente.
Il primo elemento di elevata importanza in tal senso è sicuramente la temperatura che decidiamo di impostare: troppo spesso si tende, per via del caldo torrido, a selezionare la temperatura più bassa disponibile generando però in tal modo uno sbalzo termico elevato e aumentando nettamente i costi.
La regola vuole che la temperatura da impostare debba invece essere di 4 o 5 gradi inferiore rispetto a quella esterna, riducendo al minimo il dispendio energetico e, dunque, la bolletta elettrica. Altri elementi di primaria importanza sono la posizione del condizionatore: occorre installarlo laddove l’isolamento termico è maggiore allo scopo di evitare eventuali dispersioni d’aria che lo porterebbero a lavorare il doppio.
Ancora, quando non è necessario deve essere spento ed a tal proposito è anche possibile impostare un timer che consenta di spegnerlo e accenderlo, ad esempio poco dopo l’uscita o poco prima del rientro da casa. Infine talvolta la sola funzione del deumidificatore potrebbe risultare sufficiente a rendere l’aria di casa più gradevole, e la bolletta elettrica più sostenibile: peraltro il deumidificatore, una volta raggiunta la condizione ideale, si ferma consentendo un ottimo risparmio energetico.