Devi ritinteggiare le mura di casa al termine del contratto di affitto? Una questione spinosa ed importante per molte persone.
Sono in tanti nel nostro paese che ogni mese devono cambiare casa, e quando l’abitazione era in affitto a chi toccano le spese per ripitturare i muri? La domanda non è di poco conto considerato le uscite economiche tutt’altro che irrisorie che questa operazione comporta. Ecco perché è sempre bene sapere come comportarsi anche per non ingigantire questa questione ed evitare di finire in tribunale.
Le normative vigenti regolamentano anche questo aspetto del rapporto tra affittuario e affittante. La risposta però non è sempre univoca e quindi per non sbagliare bisogna sempre avere un poco di cautela. Occorre, quindi, precisare fin da subito che questo articolo ha un solo scopo divulgativo e che per nessun motivo può sostituirsi al parere di uno specialista del settore al quale è sempre bene rivolgersi per non commettere errori che nel tempo potrebbero avere un costo economico molto più elevato di una semplice ritinteggiatura dei muri. Cerchiamo quindi di entrare maggiormente nei dettagli di questa che per molti è una vera problematica. Si sa, infatti, che ripitturare un’abitazione soprattutto in un momento come il trasloco caratterizzato da molte spese è ancora più difficile.
Fine contratto di locazione: dovere e diritti dell’affittuario
Come ogni contratto, anche quello di affitto è regolamentato da apposita normativa. La cosa fondamentale è che l’abitazione in quanto bene non perda di valore nel corso del tempo per l’uso di chi l’abita. Costui infatti non può fare alcuna opera di modernizzazione dell’abitazione e nemmeno occuparsi delle spese considerate ordinarie sulla dimora considerate invece a carico dell’affittante.
Tutti gli altri oneri ricadono sull’affittuario che ogni mese paga un affitto al locatore. La questione è, quindi, capire se la ritinteggiatura delle mura interne dell’abitazione in affitto alla risoluzione del contratto di locazione spettino al locatario o al locatore.
La risposta è tutt’altro che scontata. Nella maggioranza dei casi, infatti, dare una mano nuova di tinta ai muri interni di casa spetta al proprietario perché rientra nelle spese ordinarie se i danni alle pareti dipendono dal normale uso dell’appartamento fatto dall’affittuario, ovvero dal passare del tempo.
Se, invece, la tinteggiatura è dovuta a danni derivanti da incuria o negligenza dell’inquilino in quel caso spettano al locatario. C’è inoltre un altro solo caso in cui la ritinteggiatura della casa spetta all’affituario: ovvero, quando nel contratto di locazione è contenuta una clausola nella quale è specificato che l’inquilino si impegna a tinteggiare al momento del termine del contratto di locazione.