Detersivi e ammorbidenti contaminati da lilial: cosa controllare sull’etichetta per non correre rischi

È allarme lilial anche nei detersivi e ammorbidenti per il bucato, ecco a cosa fare attenzione durante l’acquisto e leggere bene le etichette.

Il caso lilial sta prendendo una piega molto preoccupante: migliaia di prodotti cosmetici per l’igiene e la bellezza sono già stati sequestrati e ora tocca anche ai detersivi.

pericolo lilial nei detersivi e ammorbidenti
Il lilial è una sostanza tossica presente anche nei detersivi – Abruzzo.cityrumors.it

Ma cos’è il lilial e perché dovremmo stare attenti a questo particolare ingrediente? La domanda è lecita visto che a essere coinvolti in questa faccenda sono i grandi marchi di cosmetici e detergenti, quelli che troviamo al supermercato e nei negozi.

Pericolo lilial, ecco cosa fare per tutelare la propria salute

Il lilial è una sostanza ampiamente utilizzata come profumazione nella formulazione di centinaia di prodotti di bellezza, igiene e pulizia.

in quali prodotti c'è il lilial
Leggere bene le etichette significa tutelare la propria salute – Abruzzo.cityrumors.it

Il problema risiede nel fatto che nel 2022 il lilial è stato dichiarato genotossico e dunque vietato. Il secondo problema consiste nel fatto che, sebbene le aziende abbiano smesso di utilizzarlo, in commercio si trovano ancora prodotti antecedenti al 2022.

Non dovrebbero essere commercializzati e infatti le Forze dell’Ordine regolarmente effettuano maxi sequestri. Inoltre è possibile che questo ingrediente sia inserito ma in quantità minime considerate sicure. Nel mentre però la salute dei consumatori è in pericolo e conoscendo a fondo cosa comporta l’uso del lilial si può orientare meglio la propria scelta.

Abbiamo detto infatti che il lilial è genotossico e una prolungata esposizione può portare anche a gravi conseguenze. Secondo gli esperti, questa sostanza tossica può causare:

  • danneggiare i tessuti dell’apparato riproduttivo maschile
  • causare squilibri ormonali
  • aumentare alterazioni del ciclo mestruale
  • passare nel feto e anche nel latte materno
  • aumentare la probabilità di varie forme di cancro
  • innescare gravi reazioni allergiche cutanee

Se ne evince che il consumatore deve potersi difendere e tutelare, e l’unico modo per farlo è leggere attentamente l’etichetta dei prodotti di bellezza, igiene e per la pulizia che mette nel carrello. Il lilial solitamente è indicato in etichetta con le seguenti diciture:

  • “Lilial” o “Butylphenyl Methylpropional”
  • “Fragranza” o “Profumo” – in questo caso la dicitura generica non esclude la presenza di lilial

Inoltre bisogna ricordare che le leggi sugli allergeni prevedono che in etichetta si debba “segnalarne la presenza se in concentrazione superiore allo 0.001% nei prodotti di bellezza, come le creme, mentre la concentrazione sopra la quale va segnalata la presenza nei prodotti da risciacquare è pari a 0.01%. Al di sotto di queste concentrazioni i prodotti vengono considerati sicuri”.

Si può anche ovviare al problema orientando gli acquisti verso prodotti con le diciture “senza allergeni”, o biodegradabili o senza profumazioni, in modo da ridurre drasticamente l’esposizione a sostanze potenzialmente molto pericolose.

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