Come passare dalla stufa a pellet a quella a nocciolino? Le raccomandazioni degli esperti per una massima efficienza energetica

I consigli degli esperti per una fonte di riscaldamento ancora più sostenibile della stufa a pellet: la stufa a nocciolino. Cosa devi sapere assolutamente.

Le stufe a pellet sono sempre più popolari come alternative eco-friendly per il riscaldamento domestico. Tuttavia, se state cercando un’opzione ancora più sostenibile, la trasformazione della vostra stufa a pellet in una a nocciolino potrebbe essere la scelta ideale.

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Come passare dalla stufa a pellet a quella a nocciolino? Le raccomandazioni degli esperti per una massima efficienza energetica-Abruzzo.cityrumors.it

Gli esperti spiegano il processo di conversione, analizzando i vantaggi ambientali ed economici di questa innovativa soluzione. Dalla biomassa a un’altra, vediamo come rendere il vostro sistema di riscaldamento domestico incredibilmente ecologico.

Come convertire una stufa a pellet in una a nocciolino

Quando si confronta il nocciolino con il pellet, la qualità emerge come elemento chiave nella decisione per un riscaldamento sostenibile. Dal punto di vista tecnico, il nocciolino ha un potere calorifico di base nettamente superiore rispetto al pellet, registrando circa 5 kWh/kg contro i 4 kWh/kg di quest’ultimo. Inoltre, ha anche un costo energetico inferiore, pari a circa € 0,038 rispetto ai € 0,056 del pellet.

Pellet o nocciolino? Cosa conviene per riscaldare
Cerchiamo i capire la differenza tra il pellet ed il nocciolino per scaldare casa-Abruzzo.cityrumors.it

Considerando una superficie di 100 mq, il costo annuo per il riscaldamento si attesta intorno a € 1.100 per il nocciolino, rispetto ai € 1.630 del pellet. Inoltre, il nocciolino contribuisce a un risparmio ecologico significativo, con una riduzione delle emissioni di gas serra del 98,6%, a differenza del 90,2% del pellet.

Tuttavia, ci sono alcune differenze fondamentali tra il nocciolino e il pellet. Il nocciolino, prodotto dalla pressatura a secco delle noccioline, ha un contenuto di ceneri più elevato, arrivando fino al 10%, rispetto al 3% del pellet. Inoltre, il nocciolino è una fonte di energia stagionale e meno conosciuta.

Prima di convertire una stufa a pellet in una a nocciolino, è importante capire se è possibile utilizzare il nocciolino al posto del pellet in tutte le stufe e caldaie. Le stufe e caldaie policombustibili sono sicuramente compatibili con il nocciolino, ma per altri impianti potrebbero essere necessarie modifiche, ed è consigliabile rivolgersi a un tecnico specializzato.

La conversione di una stufa a pellet in una a nocciolino richiede competenze e professionalità, poiché potrebbe essere necessario apportare una serie di adattamenti e modifiche per ottenere i risultati desiderati. Il primo intervento cruciale riguarda l’adeguamento del braciere. Il braciere di un impianto a pellet di solito ha fori da 6 mm.

Nella conversione a stufa a nocciolino, è necessario sovrapporre una lamina di metallo con fori da 2,5 / 3 mm alla struttura originale del braciere, per consentire al nocciolino di bruciare senza fuoriuscite. Questa lamina deve avere uno spessore tra 1,3 mm e 1,5 mm.

Un’ulteriore complicazione potrebbe sorgere con un eventuale adeguamento della coclea, il componente che trasporta il pellet dal serbatoio alla camera di combustione. La coclea potrebbe non adattarsi perfettamente al tubo che la contiene, causando dispersione e caduta del nocciolino. L’adeguamento della coclea richiede l’intervento di un professionista.

Dopo questi interventi, è fondamentale eseguire un nuovo settaggio dell’impianto, regolando la portata dell’aria e del combustibile. Se affidate questa operazione a un tecnico, il costo può variare da circa 80 euro per l’intervento sul braciere a 150 euro per l’intervento sulla coclea

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