C’è anche un vino abruzzese nella ristretta lista dei 12 vini memorabili stilata da Eric Asimov per il New York Times.
Il celebre critico gastronomico ha infatti individuato due etichette del Belpaese, il veneto Cà dei Zago Valdobbiadene Mariarosa Frizzante 2022 – che apre ufficialmente la lista appartenendo all’annata più antica e, appunto, l’abruzzese Trebbiano d’Abruzzo Fonte Canale 2017 di Tiberio.
La lista si completa con due vini francesi, quattro vini spagnoli, tre vini statunitensi della California e un vino tedesco. Insomma, una esclusiva classifica che secondo il critico è composta da quei vini che “tendono ad essere i più memorabili, vini che non solo offrono grande piacere ma si adattano perfettamente alle circostanze del loro consumo”.
L’opinione del critico gastronomico sui vini italiani
Nel suo commento, il critico ricorda come durante un recente pasto presso La Tavernaccia a Roma, definita “una trattoria informale con un’eccellente carta dei vini”, il sommelier abbia suggerito questo vino naturale, leggermente frizzante, che proviene dal territorio del Prosecco ma non aveva alcuna somiglianza con il Prosecco ordinario.
“A differenza della maggior parte dei grandi produttori di Prosecco, Cà dei Zago coltiva in modo biologico, con particolare attenzione alla salute del terreno, e produce i vini con cura e coscienziosità. Integra la Glera, l’uva principale del Prosecco, con varietà autoctone poco conosciute, piuttosto che uve internazionali comunemente usate come lo chardonnay. Il vino era vivace, sapido e delizioso” – afferma il critico.
C’è però anche spazio per l’Abruzzo, con la lista che include l’etichetta Tiberio, trovata da Asimov nella cantina del ristorante L’Angolo d’Abruzzo di Carsoli (L’Aquila), con il suo Tiberio Trebbiano d’Abruzzo Fonte Canale 2017.
“A Carsoli, in Abruzzo, la regione dell’Italia centrale che si estende dall’Adriatico agli Appennini, ho visto questa bottiglia nella lista de L’Angolo d’Abruzzo”, spiega il giornalista, definendo poi il vino come “un bianco a vigneto singolo ottenuto da vecchie viti di Trebbiano abruzzese, un’uva di gran lunga superiore con un nome simile al più banale Trebbiano toscano. Era delizioso, pietroso e quasi salato, un vino meraviglioso che è uno dei migliori bianchi italiani. Invecchierà per anni. L’annata 2015 di questo vino, tra l’altro, è stata una delle mie bottiglie più memorabili del 2019″.
La lista completa dei vini premiati
- Cà dei Zago Valdobbiadene Mariarosa Frizzante 2022;
- Emrich-Schönleber Nahe Monziger Riesling Kabinett 2021;
- Enric Soler Improvisació Xarello 2020;
- Comando G Sierra de Credos El Tamboril 2018;
- Rafanelli Dry Creek Valley Cabernet Sauvignon 2018;
- Tiberio Trebbiano d’Abruzzo Fonte Canale 2017;
- Do Ferreiro Rías Baixas Albariño Cepas Vellas 2016;
- Sandlands Vineyards Sonoma County Trousseau 2014;
- Jacky Truchot Clos de la Roche Vielles Vignes 2005;
- Renaissance Sierra Foothills North Yuba Cabernet Sauvignon Première Cuvée 1996;
- Château Palmer Margaux 1989;
- Two Mid-Century Olorosos.