Come dimostrare che il datore di lavoro non ti paga il giusto: così ottieni arretrati e non solo

Non ricevere il giusto stipendio a fine mese può essere molto frustrante, ma ci sono buone notizie: è perseguibile penalmente!

Il mancato pagamento dello stipendio o di altre spettanze da parte del datore di lavoro può essere un problema per molti dipendenti. Fortunatamente, ci sono strumenti legali che possono essere utilizzati per dimostrare che il datore di lavoro non sta adempiendo alle sue obbligazioni retributive. In questo articolo vedremo alcune strategie su come affrontare questa situazione.

Datore di lavoro mancato pagamento
Come dimostrare che il datore di lavoro non ti paga il giusto: così ottieni arretrati e non solo-Abruzzo.cityrumors.it

Al dipendente spetta solo l’onere di dichiarare di non essere stato pagato e spetta al datore di lavoro dimostrare il contrario. Nel caso in cui il dipendente lamenti l’omesso pagamento di differenze retributive, come gli straordinari, non può limitarsi a dire di non essere stato pagato, ma deve anche dimostrare di aver svolto tale lavoro supplementare. In questo senso, il dipendente può fare affidamento su testimonianze o prove documentali come chat o e-mail.

Come intervenire se il datore di lavoro non vi paga

Per il trattamento di fine rapporto, come il TFR, si applicano le regole dello stipendio. Il dipendente non deve fare altro che dimostrare l’esistenza del rapporto di lavoro e può farlo con la CU. Per le differenze retributive derivanti da inquadramento non corretto spetta al dipendente dimostrare di aver svolto mansioni di livello superiore.

Come dimostrare il proprio lavoro
I consigli per dimostrare il proprio lavoro se non si viene pagati-Abruzzo.cityrumors.it

Se il dipendente ha lavorato in nero, dovrà dimostrare di aver svolto attività lavorativa presso il datore di lavoro, l’orario e le mansioni svolte. In questo caso, il dipendente può fare affidamento su testimonianze o prove documentali come chat, registrazioni sul luogo di lavoro, ecc. Il dipendente deve essere in grado di conservare tutte le comunicazioni scritte o e-mail tra il datore di lavoro e il dipendente.

Se il dipendente non riesce a risolvere il problema con il datore di lavoro, può presentare una denuncia all’Ispettorato del lavoro oppure, tramite il proprio avvocato, presentare un ricorso al tribunale ordinario, sezione lavoro. Il dipendente ha cinque anni per far valere i propri diritti alle differenze retributive e al pagamento di stipendi e TFR.

Tuttavia, il periodo di prescrizione non decorre dalla data in cui il pagamento era dovuto, ma dalla cessazione del rapporto di lavoro. Se poi hai qualsiasi dubbio o problema chiedi aiuto al Caf che saprà sicuramente cosa fare nel tuo singolo caso. E ricorda sempre che se lavori devi essere pagato il giusto e mai troppo poco.

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