Letteralmente disegnare, progettare il web, nella pratica uno degli approcci multidisciplinari più interessanti tra chi pratica professioni per il web: descrivere il web design in poche parole è qualcosa di estremamente complesso, perché negli anni si sono sviluppati modelli sempre più perfetti e quello che era banalmente un lavoro convenzionale, si è trasformato in uno dei mestieri maggiormente creativi.
Oggi non conta più esclusivamente creare un sito web e metterlo online, ma diventa sempre più importante il mix tra originalità, creatività e chiaramente accessibilità che il web designer riesce a creare. Se si sviluppa un buon sito, si può star certi che si avrà una maggiore visibilità e aumenteranno anche le conversioni, ovvero le azioni che un utente andrà a fare online.
Che cosa fa un web designer
Nessun sito Internet esisterebbe dunque senza un web designer, quindi prima di interrogarsi sul web design, ci si dovrebbe soffermare sulla professionalità che crea materialmente i siti Internet. Chiaramente, materia e professionalità si intrecciano, ma come abbiamo già avuto modo di accennare, sempre più contano le capacità di unire la creatività alle richieste specifiche dell’utente, a partire da parametri estetici oggettivi che ci fa questo mestiere è tenuto a conoscere.
Questi, infatti, sono stati studiati scientificamente per piacere all’occhio umano ed è questa la ragione per la quale se manca la base di partenza – ovvero i suddetti parametri -viene a mancare l’intero impianto su cui viene costruito un sito web. Anche nel web design, come in tutte le altre forme d’arte, il professionista della materia deve conoscere la sezione aurea e saperla applicare alla creazione di un sito web. In sostanza, se manca la proporzione, il sito web non si può dire ben progettato.
Chi progetta i siti web non può essere solo un creativo: le fasi di lavorazione
Abbiamo messo in evidenza come il lavoro del web designer abbia negli anni avuto uno sviluppo sempre più creativo, ma contestualmente non dobbiamo dimenticare che un sito non può essere solo “bello”. Deve appunto rispondere a dei criteri di armonia, e occorre ricordare che è necessario per questo anche un approccio multidisciplinare: comunicazione e marketing hanno molto a che fare con la mente umana. Chiaramente, il web designer non è uno psicologo, ma non possono mancare nella sua formazione elementi di psicologia.
Il cliente ha necessità di avere delle risposte a ognuna delle sue richieste e chi progetta siti deve avere ben chiaro cosa intende comunicare e a chi. Si apre la prima fase del lavoro, quella del concept: bisogna dare immediatamente delle risposte semplici ed è già da questa prima fase che il grafico incontra il web designer. In un’azienda seria, queste sono due figure distinte e hanno competenze diverse.
Molto importante è la fase dell’analisi: ci si guarda intorno, si fanno delle valutazioni sui competitor e si cerca di capire cosa chiedono gli utenti agli altri siti e qual è il loro grado di soddisfazione. Chi lavora nell’ambito del web design sa bene che il focus è determinante per la creazione di un sito web che sia poi competitivo. Giungiamo alla fase del backend, in cui – grazie anche all’ausilio di un programmatore – si realizza la prima bozza del nostro lavoro, quella da far visionare al cliente dell’ultima fase, quella del frontend, in cui si apporteranno i miglioramenti richiesti. Non è semplice avere dei risultati soddisfacenti, ed è per questo che è fondamentale rivolgersi a dei professionisti.