L’orgoglio aquiliano tra i finalisti di Giovani Lievitisti. La sua colomba tradizionale è top

La migliore colomba tradizionale potrebbe essere abruzzese, se uno dei finalisti, l’aquilano Roberto Catelli, dovesse vincere il campionato che mette di fronte i migliori pasticceri specializzati in colombe d’Italia.

L’Italia ha una ricca tradizione di lievitati dolci, basti pensare al panettone e al pandoro, i dolci per eccellenza delle festività natalizie. Sempre a Natale, nel Centro Italia, si mangia il panpepato, altra prelibatezza tradizionale. E a Pasqua? A Pasqua la regina è la colomba, immancabile nelle case durante tutto il periodo pasquale.

colomba pasquale
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Chi prepara la migliore colomba d’Italia? Esiste un campionato che mette di fronte i migliori pasticceri allo scopo di decretare la colomba più buona. Il campionato si chiama Giovani Lievitisti a confronto e quest’anno uno die finalisti è abruzzese, Roberto Catelli de L’Aquila.

La miglior colomba italiana viene dall’Aquila?

L’Abruzzo avrà l’onore di fregiarsi del titolo di regione in cui si mangia la miglior colomba d’Italia? Per saperlo bisogn attendere la finale di Giovani Lievitisti, campionato in cui si affrontano pasticceri under 30 nella preparazione delle colombe tradizionali, quindi quelle senza ingredienti moderni o farciture strane: la colomba, quella vera.

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Nel campionato, in verità, ci sono anche categorie in cui si saggia la bravura dei pasticceri nella preparazione di colombe diverse da quella tradizionale, ad esempio miglior colomba tradizionale al cioccolato, miglior colomba innovativa, ma l’aquilano Roberto Catelli, unico abruzzese in gara, verrà messo alla prova nella categoria principale: la miglior colomba artigianale tradizionale.

Roberto Catelli lavora presso una storica pasticceria della città dell’Aquila, Ceasar, ed è figlio d’arte. Il titolare della pasticceria, infatti, è Cesare Catelli, nome di grande levatura in quel dell’Aquila per quanto riguarda i lievitati e la pasticceria artigianale. Roberto dovrà preparare una colomba con dei criteri ben precisi, con canditi all’arancia e glassatura mandorlata, starà poi alla giuria decretare se la sua è la migliore oppure no.

Il padre Cesare ha dichiarato di essere molto orgoglioso della partecipazione di Roberto al campionato: “A differenza mia che svolgo questo lavoro da 36 anni ma non ho mai preso parte a questo genere di gare, è giusto che i giovani si mettano in gioco e raggiungano le proprie soddisfazioni“.

La competizione è promossa dall’Accademia maestri del lievito madre e Goloasi srl; l’Accademia, una volta terminata la premiazione, mostrerà ai partecipanti le metodologie e la preparazione come tradizione comanda, confrontandosi con i presenti con l’obiettivo di mettere in risalto la grande cura con cui il lievito madre va trattato.

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