Grandi novità in ambito medico e sanitario per quanto riguarda l’anestesia. Addio al metodo tradizionale: ora cambia tutto
Fondamentale in ambito medico e sanitario poiché consente di effettuare interventi ed operazioni chirurgiche senza che il paziente avverta dolore o sia sveglio, l’anestesia è un qualcosa di cui oggi nessuno potrebbe più fare a meno. Ne esistono di diverse tipologie a seconda dell’occorrenza, da quelle leggere effettuate a livello locale dal dentista per un’operazione o un’estrazione alle totali tipiche dei più delicati interventi operatori, durante i quali il paziente è completamente addormentato.
Se da un lato l’anestesia è quindi utile e fondamentale, dall’altro soprattutto in alcuni casi porta con sé alcuni rischi ed alcune problematiche, riferibili alle sue conseguenze dopo l’operazione e al delicato momento del risveglio.
Proprio per cercare di superare gli aspetti negativi dei più tradizionali modelli anestetici, basati soprattutto sull’uso di oppioidi, oggi la scienza propone una novità incredibile: ecco di cosa si tratta.
Novità nell’ambito dell’anestesia: addio agli oppiacei
Oggi una delle sostanze più usate nel campo dell’anestesia è l’oppio, adoperato anche a livello terapeutico come sedativo, antitosse, analgesico e antidiarroico. Uno dei più usati, tra i suoi derivati, è il laudano, un composto a base di oppio e di alcol a cui si fece ricorso, ad esempio, durante la Guerra di secessione in America per alleviare il dolore dei soldati feriti, nonché i disagi psichiatrici.
Oggi, però, vi parliamo del Gran Torino, acronimo di Global Reduction of ANaesthesia in Thoracotomy Optimized for Real Innovative Operations, un nuovo protocollo anestesiologico introdotto per la prima volta dal Maria Pia Hospital di Torino, in Piemonte, per il trattamento delle patologie a livello dell’apparato cardiovascolare.
Obiettivo del protocollo Gran Torino è quello di ridurre gli effetti collaterali dell’anestesia, favorendo il recupero post-operatorio e riducendo il ricorso agli oppioidi. Il protocollo è stato presentato al congresso della Società Italiana di Cardiologia nel 2022 ed ha diversi vantaggi, tra cui una ripresa facilitata e un risveglio più veloce, dopo l’operazione.
Il paziente viene estubato in sala operatoria e si segnala l’assenza o la riduzione di disturbi gastrici, iperalgesia post-operatoria e anche depressione respiratoria, frequenti con i tradizionali modelli anestetici. Al momento sono già 31 i pazienti che hanno aderito all’anestesia Gran Torino, tra chirurgia valvolare mitralica o aortica.
In tutti i casi è stata usata una miscellanea di farmaci finalizzata a bloccare i recettori del dolore a livello locale, tecnica molto utile soprattutto nel caso di pazienti anziani, per i quali i tradizionali modelli di anestesia spesso sono sconsigliati.