Uno dei secondi piatti più gustosi è il pollo all’abruzzese, ce ne restituisce un piatto tenero e saporito. La ricetta è molto antica: ecco i passaggi.
Non solo primi, in Abruzzo sono rinomati anche i secondi piatti. Tutti conoscono i fantastici arrosticini, che sono un vero e proprio marchio di fabbrica della regione, ma tra i piatti da prendere in considerazione c’è anche il fantastico pollo all’abruzzese. Una preparazione dal sapore autentico, ottimo per essere accompagnato con ogni contorno.
La ricetta del pollo è conosciuta anche con il nome originario Pollo alla Franceschello e viene preparato soprattutto a Civitella del Tronto, una località in provincia di Teramo. È un piatto che, come si può capire dal nome, è a base di carne di pollo, sottaceti ed olive, mentre a insaporite il tutto ci pensano il vino e l’olio, con le immancabili erbe aromatiche, aglio e rosmarino. Una pietanza da provare almeno una volta nella vita.
La ricetta del pollo all’abruzzese ha origini antichissime, che risalgono al XIX secolo, quando il piatto venne dedicato a Franceschiello di Borbone, passato alla storia come l’ultimo Re delle Due Sicilie. Pare che il re fosse amante della buona cucina e tra i suoi piatti preferiti c’era anche la carne cucinata in questo modo, che oggi fa parte della tradizione gastronomica abruzzese.
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N.B. Il pollo all’abruzzese si conserva per massimo 2 o 3 giorni in frigorifero in un contenitore ermetico. È importante sottolineare però che la carne bianca ha un sapore più buono appena fatta.