Ventilatore, quanta elettricità consuma: aspettati una stangata in bolletta

Le giornate estive più calde ci costringono davanti al ventilatore giorno e notte, ma quanto si spende? Potrebbe arrivare una stangata.

Stiamo vivendo un’estate da record, soprattutto per quanto riguarda i picchi di temperatura. In molte zone d’Italia, infatti, il termometro ha superato ripetutamente i 40°, costringendoci a rinchiuderci in casa sotto al condizionatore o davanti al ventilatore.

Quanto consuma il ventilatore?
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Quest’ultimo è sicuramente una soluzione più economica rispetto al climatizzatore, ma è lecito chiedersi: “visto che lo tengo acceso giorno e notte, quanto andrò a pagare in bolletta?“.

Consumi elettricità: come calcolare i costi e come risparmiare

Per rispondere a questa domanda necessitiamo di 2 informazioni di partenza: il consumo di watt del nostro ventilatore e il costo dell’energia elettrica nella nostra zona di riferimento. Questo secondo dato, in particolare, può variare da persona a persona, anche e soprattutto in base al tipo di contratto che abbiamo sottoscritto col nostro fornitore di energia. Per quanto riguarda il consumo di watt, invece, esso dipende dal tipo di apparecchio che stiamo usando.

Il ventilatore consuma tanta corrente? Ecco la risposta
Ventilatore, ecco quanto incide sulla bolletta-abruzzo.cityrumors.it

In generale i ventilatori a piantana sono quelli che consumano di meno, con una media compresa tra i 25 e i 50 watt. All’estremo opposto troviamo i ventilatori da soffitto, con consumi solitamente compresi tra i 45 e i 70 watt, fino ad arrivare a picchi di 120. Vi è poi una terza categoria di ventilatori che ha la caratteristica di avere una potenza inferiore e dunque un consumo energetico più basso: i ventilatori da tavolo.

Partendo da questi presupposti possiamo dunque provare a calcolare il nostro consumo in termini di elettricità. In particolare dividendo il consumo di watt per 1.000 otterremo il risultato il kWh. Ad esempio: un ventilatore da 30 watt consumerà 30W/1.000 = 0,03 kWh. Poniamo ora il caso di un costo di 0,067 euro per kWh come quello previsto dal mercato tutelato.

Fare i conti è semplice: 0,03W x 0,067 = 0,00201 euro per kWh. Se consideriamo che in una giornata ci sono 24 ore, tenendo acceso il ventilatore ininterrottamente andremo a spendere circa 0,002 x 24 = 0,048. Dunque poco meno di 50 centesimi al giorno. Questo conto è facilmente trasponibile su base settimanale o mensile, nonché sui vari apparecchi con relativi consumi di watt.

Per contenere i costi in bolletta, dunque, dobbiamo imparare a ottimizzare l’uso che facciamo del ventilatore. Innanzitutto ricordiamoci di spegnerlo ogni volta che usciamo dalla stanza. In secondo luogo scegliamo il giusto apparecchio in base all’ambiente in cui lo stiamo usando. Un ventilatore troppo potente in una stanza troppo piccola comporterà un consumo maggiore in termini energetici. Anche quando potremmo ottenere lo stesso risultato con apparecchi meno potenti.

È inoltre importante mantenere le pale e il motore puliti, per un funzionamento ottimale. Infine scegliamo apparecchi progettati in modo efficiente, allo scopo di ottenere il massimo risultato col minimo dispendio energetico: in tal modo faremo un favore sia alle nostre tasche che all’ambiente!

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