A seguito della Fiera Internazionale dei tartufi d’Abruzzo, vari compratori da varie zone del mondo hanno deciso di iniziare a investire sull’ingrediente abruzzese.
Che l’Abruzzo sia in grado di esportare le bontà del proprio territorio all’estero, è ormai fuori da ogni dubbio. A seguito della seconda edizione della Fiera Internazionale dei Tartufi d’Abruzzo, organizzata dall’assessorato regionale all’Agricoltura, con l’Azienda regionale attività produttive (Arap) nel ruolo di braccio operativo, vi è stata una riconferma della forza dei prodotti abruzzesi.
Un bilancio estremamente positivo, quello che viene fuori dai tre giorni di fiera svoltasi al Parco del Castello dell’Aquila, tre giorni in cui tradizione e innovazione si sono ritrovate e sono state offerte a tutti gli avventori, aprendo a grandi prospettive di valorizzazione dell’eccellenza agroalimentare regionale, soprattutto riguardo al’export internazionale, attirando l’attenzione di acquirenti da Spagna, Qatar, Giordania e Sudamerica.
Gli acquirenti internazionali del tartufo abruzzese
Il tartufo abruzzese attira l’attenzione di acquirenti da tutto il mondo, confermando ancora una volta la grande qualità del prodotto regionale e la grande capacità di dialogo. Alla fine dei tre giorni della Fiera Internazionale dei Tartufi d’Abruzzo, varie aziende da varie parti del mondo, hanno aperto al dialogo finalizzato a un processo di export dei tartufi abruzzesi all’estero.
Oltre alla soddisfazione degli organizzatori della fiera, assessorato regionale all’Agricoltura, con l’Azienda regionale attività produttive (Arap) nel ruolo di braccio operativo, arrivano le dichiarazioni anche di Paola Marchetti, Export innovation manager, che ha coordinato e facilitato gli incontri con le aziende internazionali interessate.
Marchetti ha dichiarato:“L’interesse dei buyer (acquirenti) arrivati qui all’Aquila è altissimo. Non solo per i tartufi, ma anche per tanti altri prodotti made in Abruzzo, come formaggi, olio, patate, carote, aglio nero. I contratti per numero e volume di affari non si possono per ora quantificare, si è alla fase della determinazione di un prezzo di massima, la trattativa vera e propria, privata, si avrà in una fase successiva ma già da oggi partiranno prodotti in importanti mercati nel mondo”.
I buyer internazionali sono, al momento, Simon Ferrer per Spagna e Messico, Maroud Gebrael, Christian Daou e Zarmig Halladijan per il Qatar, Faraj Al Faraj per la Giordania, Michelangelo Satriano e Dario Babic per la Bosnia Erzegovina, Anna Maria D’Andrea per il Venezuela. Tanti altri hanno manifestato interesse e, come confermato da Romeo Ciammaichella, responsabile internazionalizzazione di Arap:”Molti contratti di fornitura, grazie a questi serrati incontri, sono già a un passo dalla firma”.