Cambiano le detrazioni dal prossimo anno. I contribuenti sono avvisati: potrebbero avere qualche sorpresina alla prossima dichiarazione dei redditi.
Anno nuovo e tasse nuove. Ma soprattutto: nuove detrazioni! Nell’ottica di razionalizzare la spesa pubblica, il Governo di Giorgia Meloni ha dovuto necessariamente fare delle scelte per farsi bastare i 20 miliardi di euro a disposizione per la legge di Bilancio 2025 che ha appena ottenuto il via libera dal presidente della Repubblica.
E, dunque, per abbassare le tasse, è stato necessario tagliare sulle detrazioni. Tutto non si poteva fare del resto. L’Esecutivo capeggiato dal premier di Fratelli d’Italia ha, quindi, deciso di riconfermare anche per l’anno prossimo il taglio del cuneo fiscale per i redditi che non superano i 35.000 euro lordi all’anno.
Riconfermato anche il sistema Irpef con solo tre aliquote. Tutto questo – che comporterà perdite enormi per le casse dello Stato – dovrà essere compensato almeno in parte da tagli sulle detrazioni. Pertanto dal prossimo anno i contribuenti potranno detrarre meno soprattutto se vivono soli e non hanno figli.
Detrazioni: cosa cambierà nel 2025
La manovra di Bilancio 2025 ha ottenuto il via libera dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Governo Meloni ha deciso di non arretrare sul fronte delle tasse e di continuare lungo il cammino di una minore pressione fiscale per i lavoratori dipendenti. Tuttavia cambieranno le detrazioni.
Nel 2025 si potrà detrarre meno. Sono state individuate due soglie di reddito ai fini dell’accesso pieno o parziale alle detrazioni. Tali soglie corrispondono a 75.000 euro e 100.000 euro. Ma non è tutto: le soglie massime detraibili cambieranno in base al numero di componenti della famiglia.
In un’epoca in cui si fanno sempre meno figli, il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di sostenere in modo tangibile e concreto i nuclei familiari più numerosi. In pratica, dal prossimo anno, gli importi delle detrazioni fruibili saliranno laddove ci sono almeno tre o più figli a carico.
Per fare qualche esempio concreto:
- una persona senza figli e con un reddito annuo superiore a 75.000 euro potrà portare in detrazione un importo massimo pari a 7000 euro. Il tetto massimo salirà a 9.800 euro in presenza di un figlio e arriverà addirittura a 11.900 euro in caso di due figli.
- Una persona con un reddito annuo superiore a 100.000 euro potrà portare in detrazione un importo massimo di 4000 euro che diventeranno 5600 in presenza di un figlio e 6800 euro se i figli sono due.
Da questi calcoli restano esclusi: il reddito della prima casa, le spese sanitarie e quelle relative ai mutui stipulati fino a dicembre 2024. Escluse anche le spese effettuate per le ristrutturazioni e gli interventi di riqualificazione energetica effettuati entro dicembre 2024.