Stangata in arrivo per i contribuenti: nuovi aumenti per chi possiede un’auto

I contribuenti stanno per accogliere una stangata da non sottovalutare: i nuovi aumenti colpiranno chi possiede un’auto. Entriamo bene nel dettaglio.

I cittadini italiani sono ancora davanti ad un scenario economico e finanziario non affatto semplice. Gli aumenti continuano ad emergere andando a colpire tanti settori della vita quotidiana di ogni persona. Possedere oggi un’auto non è affatto semplice dati i vari costi a cui si lega. Assicurazione, manutenzione e imposte, il quadro per gli automobilisti è decisamente complicato.

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Stangata in arrivo per i contribuenti: nuovi aumenti per chi possiede un’auto -Abruzzo.cityrumors.it

A rendere questo scenario ancora più complicato è la nuova stangata in arrivo che riguarda le polizze Rc. La corsa al rialzo dei prezzi delle assicurazioni auto in Italia continua spedita, mettendo a durissima prova il portafoglio dei guidatori. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), il costo medio della polizza Rc auto è salito del +10,5% negli ultimi 2 anni. Un dato problematico e che va indagato per comprendere meglio con cosa bisogna confrontarsi.

Aumentano i prezzi delle polizze Rc auto: cosa sta accadendo

La questione Rc auto si fa sempre più complicata con gli aumenti dei prezzi in arrivo. A gennaio di quest’anno, il costo medio di una polizza si è attestato a 389 euro contro i 352 euro segnalati nello stesso periodo del 2022. Questo significa che ogni assicurato ha sostenuto una spesa di circa 37 euro in più rispetto all’anno precedente. Questi dati sono stati elaborati da Federcarrozzieri, l’associazione autocarrozzerie italiane, che ha verificato i prezzi sia a livello nazionale che internazionale.

Polizze rc auto in aumento
Aumento sensibile delle polizze Rc auto – Abruzzo.cityrumors.it

Secondo un’analisi di Altroconsumo, nell’ultimo anno, il premio assicurativo medio per le auto in Italia è salito di oltre il 27%, superando i 600 euro all’anno alla fine dello scorso anno. L’associazione ha analizzato un totale di 516.401 preventivi e dall’analisi sono emersi risultati che hanno evidenziato di come l’aumento dei premi è stato uniforme in tutte le regioni d’Italia, ad eccezione del Sud Italia. Il Centro ha segnalato un aumento di oltre il 30%, seguito dal Nord-Ovest, Nord-Est e Isole con percentuali comprese tra il 27 e il 29%.

Gli aumenti sono chiari e saranno presenti anche nei prossimi mesi. I motivi riguardano la frequenza degli incidenti, tornata ai livelli pre-Covid, e dal costo dei sinistri. Quest’ultimo elemento è salito per la crescita dell’inflazione, che impatta su tutti i costi sostenuti dalle agenzie assicurative, dalla manodopera ai pezzi di ricambio. Inoltre, un ruolo importante è stato giocato dalla carenza di approvvigionamento dei microchip per il settore, un problema che però sembra essere in fase di miglioramento.

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