In molti si chiedono come fare per richiedere un prestito nonostante si sia considerati “cattivi pagatori”. Tutto quello che devi assolutamente sapere.
Quando si tratta di prestiti e finanziamenti, riuscire a ottenerli non è un percorso così semplice come potrebbe sembrare. Vi sono, in effetti, tutta una serie di fattori che vanno considerati da entrambe le parti, quando si chiede o si concede un prestito.
In primo luogo, chiedere e ottenere un finanziamento, ha che fare, solitamente, con una situazione di difficoltà economica, che richiede particolare presenza e attenzione. Soprattutto negli ultimi anni, le persone che hanno richiesto prestiti sono state davvero tantissime, in conseguenza di una crisi così profonda, da aver messo alle strette tantissime famiglie.
Se un tempo, ci si affidava alle finanziarie soprattutto per poter ricevere un aiuto economico, in vista di acquisti importanti come macchine, case e beni di seconda necessità, ad oggi questo scenario si è completamente stravolto. Spesso e volentieri le persone chiedono prestiti, per poter sopperire a tutta una serie di costi, inerenti la vita quotidiana e quelli che vengono considerati beni di prima necessità. Uno dei quesiti che in tanti si pongono, ha che fare con l’accesso al prestito stesso: si può richiedere un prestito quando si è un cattivo pagatore?
Richiedere un prestito quando si è cattivi pagatori: ecco cosa dice la legge
Può succedere, nel corso della propria vita, di chiedere un prestito e non essere in grado di ripagarlo. Questa è una condizione che rende la persona, in termini di legge, un cattivo pagatore e, di conseguenza, questo può compromettere l’accesso a nuovi prestiti.
In termini di legge, un cattivo pagatore, in realtà, può ottenere comunque un finanziamento, ma dovrà seguire un preciso percorso. Si dovrà, infatti, procedere con la cessione del quinto della pensione o dello stipendio stesso.
Dunque, un cattivo pagatore può accedere al prestito, cedendo la quinta parte della propria pensione o del proprio stipendio, con un tasso fisso e ripagando il debito in un periodo di tempo compreso tra un minimo di due anni e un massimo di 10 anni.
Un’altra formula, sempre valida per avere accesso ai finanziamenti anche quando siete cattivi pagatori, è quella del prestito dell’azienda ai lavoratori. Questa soluzione si presenta molto più semplice, in quanto viene garantita dall’azienda stessa e vede un significativo risparmio sugli interessi.
Si tratta di due soluzioni, che permettono a tutti coloro che risultano come cattivi pagatori, di avere comunque accesso ai prestiti e ai finanziamenti. E voi ne eravate a conosceza?
