Si può ottenere 7.782 euro all’anno dall’INPS: controlla i requisiti e presenta subito la domanda

Stiamo parlando di una cifra importante ma com’è possibile ottenerla? Ecco tutte le informazioni che ti occorro.

Per molti pensionati, come del resto per molti lavoratori, le entrate mensili riconducibili a trattamenti previdenziali e assistenziali sono ridotte all’osso. Purtroppo in taluni casi l’entità delle prestazioni erogate dall’Istituto di previdenza sociale è veramente irrisoria e non lascia molti margini economici ai titolari.

trattamento al minimo ecco l'importo aggiuntivo
Integrazione economica INPS, i dettagli – Abruzzo.cityrumors.it

Come detto una situazione analoga riguarda anche i lavoratori alle prese con attività precarie o atipiche che non possono godere della garanzie di base offerte dai contratti collettivi nazionali e di retribuzione adeguate. Questo determina poi delle difficoltà al momento della pensione, soprattutto in un regime di calcolo della pensione di tipo contributivo. Ma esistono anche delle opportunità offerte dalla normativa per ottenere degli importanti contributi.

INPS, la possibilità di incrementare il proprio reddito

Pe rimanere nel campo delle pensioni è importante dire che per chi ha trattamenti esigui è possibile ottenere dall’INPS fino a 598,60 auro al mese, per un totale di 7.781,93 euro all’anno (comprensivi dell’ultima rivalutazione annuale). Si tratta della cosiddetta integrazione dal minimo.

Chi percepisce una pensione inferiore alla soglia citata, può avere l’integrazione. Occorre tuttavia possedere dei precisi requisiti di reddito, oltre che condizioni particolari dal punto di vista anagrafico, riguarda la composizione della famiglia.

requisiti per avere trattamento al minimo
Erogazione del trattamento al minimo – Abruzzo.cityrumors.it

Vediamo nel dettaglio, iniziando a definire i limiti della misura dal punto di vista del reddito. Per i titolari di trattamento pensionistico non coniugati o separati legalmente, il limite del reddito per l’integrazione è di 7.329 euro annui. Al di sopra di questa soglia, l’INPS eroga l’importo ma in misura minore fino ad azzerarsi con un reddito annuale di 14.657 euro che sono il doppio del trattamento minimo in un anno.

Per i titolari di pensione coniugati o uniti civilmente la soglia del reddito è 21.986 euro. A partire da questa somma l’integrazione al minimo si riduce fino a scomparire al reddito di 29.314 euro. Importante anche conoscere l’anno di decorrenza della prestazione, perché determina delle differenze rilevanti.

Il trattamento al minimo è riconosciuto agi appartenenti al Fondo lavoratori dipendenti. Ne fruiscono anche quanti hanno una pensione liquidata dal Fondo speciale lavoratori autonomi.

Ma nel caso di pensione calcolate interamente con il sistema contributivo, cioè con contributi versati solo a partire dal 1° gennaio 1996, oppure di iscrizione alla Gestione separata dell’INPS, il trattamento al minimo non è previsto dalla legge. Quindi per il riconoscimento di questa misura previdenziale occorre possedere questi particolari requisiti di reddito e di posizione anagrafica, senza i quali la prestazione non è prevista.

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