Servizio Elettrico Nazionale, nuove disposizioni per il passaggio al mercato libero: si salvano solo in pochi

Ci siamo, è arrivato il momento del passaggio al libero mercato dell’energia per milioni di utenti. Vediamo per chi il passaggio sarà graduale.

A breve il mercato libero diverrà il principale, se non l’unico, canale di fornitura di gas ed energia elettrica per quanti ancora godono delle tutele del mercato tutelato. Le date del passaggio sono note da tempo ormai, si parla del 10 gennaio 2024 per il gas, mentre per l’energia elettrica la data è rinviata al 1° aprile 2024.

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Servizio elettrico nazionale, chi ne farà parte ancora – Abruzzo.cityrumors.it

L’Arera (Autorità di regolazione energia reti e ambiente) ha predisposto dei siti informativi per facilitare nella scelta quanti si trovano di fronte questo passaggio. L’attenzione particolare va messa sul costo del prodotto energetico che varia da offerta a offerta, da gestore a gestore, mentre oneri e imposte sono sempre le stesse, stabilite proprio da Arera. Ma il cambiamento riguarda tutti gli utenti?

Chi avrà un fase graduale verso il mercato libero

Innanzi tutto va fatta chiarezza: chi non sceglierà un nuovo fornitore non rischia di restare senza gas o energia elettrica. In questo casa avrà una tariffa Placet, diversa dalla precedente, con lo stesso fornitore per un anno. Invece per l’energia elettrica è prevista per chi non sceglie un nuovo gestore, lo avrà assegnato dal libero mercato, nel Servizio a tutele graduali  (STG) della durata di 3 anni, con tariffe diverse dalle precedenti.

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Servizio di maggior tutela per disabili cosa succederà? – Abruzzo.cityrumors.it

Ma il Servizio elettrico nazionale – Servizio a maggior tutela scomparirà del tutto? In realtà non scomparirà del tutto, i cosiddetti utenti vulnerabili potranno continuare a goderne. I soggetti vulnerabili sono indicati in quanti si trovano in condizioni oggettive di difficoltà economica; nei residenti in abitazioni colpite da gravi calamità; nei disabili rientranti nell’art. 3 della legge 104/92; nei malati che richiedono dispositivi medici elettrificati salvavita; nei soggetti con età superiore a 75 anni.

Quindi queste persone, individuate come vulnerabili, continueranno a sfruttare il servizio di maggior tutela. I clienti serviti in regime di maggior tutela, ma non identificati come soggetti vulnerabili, potranno informare il proprio fornitore attraverso un’autodichiarazione per richiedere la fornitura in servizio di tutela. Ricordiamo che in caso di disabilità il titolare del contratto può essere diverso dal disabile stesso.

La definizione di disabilità dell’articolo 3 della 104/92 indica una minorazione fisica, psichica o sensoriale stabile o in evoluzione;  una difficoltà di apprendimento, integrazione o relazione sul luogo di lavoro; una condizione che genera disagio sociale o emarginazione. La disabilità deve essere attestata da un certificato medico e non può essere semplicemente auto-dichiarata.

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