Arriva un chiarimento in merito all’assegno INPS. Che cosa succede se il pensionato convive coi figli? Ecco la risposta definitiva.
L’assegno INPS è uno degli incentivi proposti dal Governo che più vengono apprezzati e richiesti ogni mese a livello nazionale. Di recente sono stati rivalutati i livelli di reddito di tutte le tabelle che contengono gli importi mensili di questi assegni per il Nucleo Familiare. E il tutto entrerà in vigore dal 1° luglio 2024 fino al 30 giugno 2025. A chiarire la situazione ci ha pensato l’INPS con la circolare n.65 del 15 maggio 2024.
Ma non è finita qui, perché l’Istituto si è occupato anche di chiarire un altro aspetto. Ossia quello in cui un pensionato convive con i figli. In questo caso, si perde il diritto all’assegno INPS? Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo, si tratta di un importante chiarimento che vi toglierà ogni dubbio in merito a quelli che sono i diritti a vostra disposizione e le possibilità di cui potete usufruire sin da ora.
Assegno INPS se il pensionato convive coi figli: il chiarimento definitivo
Ora non avrete più dubbi in merito all’assegno INPS nel caso il pensionato dovesse convivere con i propri figli. È arrivato un chiarimento definitivo che scioglie ogni riserva su questo vantaggio a livello economico e su tutti i requisiti per poterne usufruire. Solo in questo modo sarete certi di agire nella maniera giusta e di poter sfruttare tutto ciò che la Legge ha da offrirvi.
Partiamo dal concetto di nucleo familiare. Ai fini dell’ISEE, si intende quello che è compreso nello stato di famiglia che è stato rilasciato dal Comune di residenza del nucleo stesso. E dunque, fa fede la residenza del nucleo familiare. Con l’ultima riforma dell’ISEE, sono state fissate le regole generali secondo cui il nucleo familiare del richiedente è costruito dai soli soggetti componenti la famiglia anagrafica.
Quindi l’insieme delle persone che coabitano e che hanno la stessa residenza. E che sono legate da un vincolo di matrimonio, di parentela, di affinità, di tutela, di adozione o affettivo. Tenendo conto della data di presentazione della DSU.
Dunque l’assegno INPS potrebbe risentire del fatto che anche un parente pensionato venga a convivere nella vostra abitazione, considerando il legame di parentela stretta che viene riconosciuto dalle documentazioni riguardanti lo stato di famiglia del proprio Comune di residenza.