Il tumore del colon retto è sicuramente tra quelli più diffusi nella popolazione. La prevenzione è la prima arma che abbiamo per combatterlo.
Cos’è, come evitarlo, diagnosi e intervento.
Cos’è
Questa neoplasia insorge nel grosso intestino (il colon e il retto), a partire dalla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa (il rivestimento interno della parete intestinale). Nella maggior parte dei casi si sviluppa a partire da polipi adenomatosi, proliferazioni cellulari benigne che possono evolvere in senso maligno in circa 10-15 anni.
Come evitare il cancro al colon retto
I principali fattori di rischio di questa patologia sono: età (circa il 90% dei pazienti ha più di 50 anni), storia familiare di cancro colorettale o polipi adenomatosi, sovrappeso e scarsa attività fisica, dieta (elevato introito di carne rossa, insaccati, farine e zuccheri raffinati e grassi, soprattutto se di origine animale).
Esami e diagnosi
La diagnosi si basa sulla ricerca di sangue occulto nelle feci, ogni 2 anni, a partire dai 50 anni di età. Se il test risulta positivo, diventa obbligatorio sottoporsi a una colonscopia. La colonscopia virtuale alternativa quando non è possibile effettuare colonscopia
La stadiazione si basa sulla tomografia computerizzata (TC) dell’addome e del torace ed è utilizzata per escludere metastasi a distanza (fegato, polmone, ossa). Inoltre la Risonanza magnetica (RMN), che consente di riconoscere con accuratezza la dimensione del tumore, la sua infiltrazione degli strati della parete intestinale e l’eventuale infiltrazione rispetto alle strutture adiacenti, e l’Ecoendoscopia (EUS), una metodica che si avvale di una piccola sonda ad ultrasuoni, per la stadiazione dei tumori del retto.
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