Arrivano nuove agevolazioni per le donne e i giovani disoccupati. Tanti soldi che si possono richiedere anche senza troppa fatica. Scopriamo come.
In Italia i giovani e le donne sono le categorie più penalizzate nel mondo del lavoro. La componente femminile che lavora raggiunge appena il 53,4% delle occupate, una percentuale che è aumentata ma in modo contenuto negli ultimi dieci anni. Ancora più bassa la presenza dei giovani nel mercato del lavoro, che nel 2023 è di appena il 45% degli occupati, ovvero di quelle persone dai 18 ai 24 anni, mentre dai 25 ai 35 anni sale al 68,1%.
Le cause sono sociali, strutturali e culturali. Per quanto riguarda le donne, sono i ruoli di cura ad incidere pesantemente sull’occupazione, in assenza di politiche per il welfare e in più una rivoluzione culturale sui ruoli di genere che va a rilento.
Per quanto riguarda i giovani, ancora pochi sono in possesso di titoli di studi terziari e incidono pesantemente altri fattori come quello del precariato. Infatti, molte persone fino ai 25 anni non hanno un “posto fisso” e finiscono per essere disoccupati.
Arriva un bonus per le donne e i giovani: di cosa si tratta
L’agenda giovani e donne è sempre stata presa in considerazione dai governi, anche se fino ad oggi non sono stati fatti significativi passi avanti. Tuttavia, ci sono tante agevolazioni per le donne e per i giovani che vogliono avviare impresa.
Diventare imprenditori rappresenta un’alternativa ad un mercato del lavoro chiuso e infatti la componente femminile delle imprenditrici è una delle più alte in Europa. Tutto questo grazie ad una serie di agevolazioni presenti per incentivare l’imprenditoria.
Per avviare PMI, ovvero piccole e media imprese, esiste un contributo del 30% ed elevato al 40% per le donne e i giovani appartenenti alle imprese artigiane e quelle che si trovano in zone di svantaggio economico. Questo bonus ha un importo di 25.000 euro ed è spendibile per attuare innovazioni di prodotto e di processo. Ovvero per acquistare macchinari, macchine operatrici prive di targa, impianti, strumenti e attrezzature nuove di fabbriza di importo unitario pari a 100 euro al netto dell’IVA.
In deroga sono ammissibili i beni inferiori a 100 euro al netto di Iva, a condizioni siano strumentali o accessori rispetto ad altri. Oppure si possono acquistare hardware e altri beni immateriali pari o superiori a 100 euro al netto di Iva o in deroga sono ammissibili beni meno di 100 euro sempre al netto di IVA, della stessa categoria.
Poi ci sono incentivi a fondo perduto fino al 50% per un massimo di 75,000 euro per imprese di nuova costituzione. Altri contributi fino al 40% per giovani e donne delle imprese artigiane e un contributo massimo di 40mila euro. Queste spese riguardano tassa di iscrizione; affitto della superficie espositiva anche preallestita; e ivi compresi il noleggio delle strutture espositive, attrezzature e arredi, la realizzazione degli impianti e il trasporto-montaggio-smontaggio. Infine i costi per la partecipazione mediante l’utilizzo delle piattaforme web.