Per chi non è riuscito a pagare le rate della rottamazione c’è ancora una speranza: ecco cosa devi fare subito

Rottamazione delle cartelle esattoriali: chi non rispetta i termini perde i benefici della sanatoria. Ecco come ci si può salvare all’ultimo

La rottamazione delle cartelle esattoriali è già vista quasi come un’ultima chance per chi ha dei debiti con il Fisco. Non riuscire a ottemperare può sembrare dunque la fine del mondo. Ma non è così: c’è ancora speranza per chi non è riuscito a pagare le rate. Ecco la procedura da seguire.

pagamento delle cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali: il tempo è quasi finito Abruzzo.cityrumors.it

Chi non rispetta i termini perde infatti i benefici della sanatoria, che includono sconti su sanzioni e interessi, blocco delle azioni esecutive e pagamento dilazionato fino al 2027. Se il pagamento non avviene nei tempi stabiliti, tutte le agevolazioni verranno annullate, lasciando solo una riduzione del debito per le tariffe già pagate. Il debito residuo dovrà essere versato in un’unica soluzione, senza sconti, e saranno ripristinate tutte le voci cancellate, come aggio, interessi e sanzioni. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate. Per chi non riesce a rispettare i termini, la rateizzazione ordinaria può essere una soluzione valida per gestire il debito in modo sostenibile.

Rottamazione cartelle esattoriali: ultima chiamata

Il termine per versare la quarta rata della “rottamazione delle cartelle esattoriali” è scaduto proprio in questi giorni aprendo un ultimo periodo di tolleranza di 5 giorni per saldare le cartelle incluse nella rottamazione quater. Chi non riesce a pagare entro questa finestra temporale perderà i vantaggi concessi dalla sanatoria, similmente a quanto avvenuto con le scadenze di ottobre e novembre 2023 e febbraio 2024. Il termine è scaduto lo scorso 31 maggio, il che significa che c’era tempo fino al 5 giugno per potersi mettere in regola. 

Rottamazione cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali: conto alla rovescia per mettersi in regola Abruzzo.cityrumors.it

Chi rischia di essere escluso dalla rottamazione se non riesce a farlo, affrontando il debito residuo senza alcun beneficio e vedendo riattivate le azioni esecutive, deve quindi affrettarsi. La rottamazione quater, pur essendo vantaggiosa, impone limiti severi. Le rate, previste quattro volte l’anno, possono risultare gravose, soprattutto per debiti considerevoli. Molti contribuenti, nonostante la volontà di pagare, finiscono per essere esclusi dalla rottamazione, tornando nel ciclo della riscossione forzata.

Tuttavia, come dicevamo, per chi è in difficoltà, esiste un’alternativa: la rateizzazione ordinaria. L’Agenzia delle Entrate Riscossione permette, anche a chi è decaduto dalla rottamazione, di aderire a questo piano di rateizzazione, fino a 72 o, straordinariamente, 120 rate mensili. Sebbene questo piano non preveda sconti o riduzioni, rappresenta un’ancora di salvezza per chi ha difficoltà economiche documentate, permettendo di diluire il debito fino al 2034, con una rata minima superiore ai 50 euro al mese.

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