Quello delle pensioni è un mondo complicato e pieno di cavilli e contraddizioni. Paradossalmente chi non lavora può ricevere l’assegno Inps addirittura 10 anni prima di chi lavora.
Come tutti ben sappiamo, a parte chi rientra in determinate categorie o è affetto da invalidità in percentuale alta, di norma per accedere alla pensione di vecchiaia occorre avere almeno 67 anni e non meno di 20 anni di contributi. In alternativa si può sfruttare la pensione anticipata che, però, richiede di aver maturato come minimo 42 anni e 10 mesi di contribuzione.

Una misura che, quindi, si rivolge a coloro che hanno cominciato a lavorare in modo stabile quando erano ancora molto giovani: requisito decisamente difficile da soddisfare di questi tempi. Dunque ci siamo rassegnati che, almeno fino a 67 anni, dovremo continuare a timbrare il cartellino ogni mattina.
Non solo: dal 2027 l’età pensionabile potrebbe anche salire per adeguarsi all’aumento dell’aspettativa di vita. Eppure in Italia c’è un paradosso: se chi lavora deve attendere minimo fino a 67 anni per ricevere l’assegno dall’Inps, chi non lavora, invece, può ottenerlo già a partire dai 57 anni. Incredibile ma è proprio così.
Pensione a 57 anni, requisiti: ecco come fare
La pensione a 57 anni per la maggior parte di noi è un sogno che mai si realizzerà. Un tempo non era così difficile riuscire ad uscire dal lavoro prima dei 60 anni mentre dalla legge Fornero in poi è diventato quasi impossibile. Eppure, ancora oggi, chi non lavora può ricevere l’assegno dall’Inps già a 57 anni.

In Italia con il termine lavoro intendiamo un’attività regolata da un contratto e che viene retribuita. Diversamente possiamo parlare di hobby o di volontariato ma non di lavoro. Pertanto, in base a tale definizione, quello della casalinga non viene considerato un lavoro nel nostro Paese. Le casalinghe, infatti, non ricevono uno stipendio da nessuno ma possono ricevere la pensione. Ebbene sì: da qualche anno è stato istituito presso l’Inps l’apposito Fondo Casalinghe.
A questo fondo possono iscriversi e poi versare i contributi tanto le donne quanto gli uomini già a partire dai 16 anni di età: l’unico requisito richiesto è non svolgere nessun tipo di lavoro retribuito. Pertanto, a conti fatti, si tratta di una pensione che le casalinghe si pagano di tasca propria con il versamento volontario dei contributi.
Per ottenere la pensione occorre effettuare versamenti per minimo 5 anni e l’importo non deve essere inferiore a 26 euro al mese. Per ricevere l’assegno dall’Inps già a 57 anni occorre aver versato cifre tali da aver maturato un importo pari almeno a 1,2 volte l’Assegno sociale. Diversamente si dovrà attendere fino a 65 anni per avere la propria pensione.
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Pensione a 57 anni per chi ha perso il lavoro
Non solo le casalinghe possono ricevere la pensione a 57 anni: c’è anche un’altra strada che permette di ricevere l’assegno da parte dell’Inps con ben 10 anni di anticipo rispetto all’età per la pensione di vecchiaia ordinaria.

Hai mai sentito parlare della RITA? RITA sta per Rendita Integrativa Temporanea Anticipata e spetta ai lavoratori dipendenti, con almeno 20 anni di contributi, che hanno perso il lavoro. Per ottenerla occorre aver aderito ad un Fondo Previdenziale Integrativo e fatto versamenti per almeno 5 anni.
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Si può ottenere l’assegno – il cui importo dipenderà dai versamenti effettuati – già a 62 anni se si è disoccupati da almeno un anno. Se, invece, lo stato di disoccupazione persiste da almeno 24 mesi, allora l’assegno può essere erogato addirittura con 10 anni di anticipo rispetto all’età della pensione e, cioè, a 57 anni.